La regione Lombardia chiede aiuto ai medici delle ONG per combattere il coronavirus

L'assessore al Welfare Giulio Gallera, con il benestare del presidente della regione Attilio Fontana, ha chiesto aiuto ai medici delle ONG per combattere il Covid-19.

La regione Lombardia chiede aiuto ai medici delle ONG per combattere il coronavirus

La Lega di Matteo Salvini negli ultimi anni ha costruito intere campagne elettorali contro le ONG, le organizzazioni senza fini di lucro indipendenti dagli Stati e dalle organizzazioni governative internazionali.

Infatti, il leader il leghista solamente qualche anno fa ha dichiarato: “Vorrei che la Guardia di finanza li visitasse, sede per sede, tutte queste associazioni di volontariato. Vorrei anche  che la Marina militare e la Guardia costiera rispondessero agli italiani della coscienza sporca che hanno e che qualcuno pagasse per quella che è una sostituzione etnica senza precedenti”.

Il caso del coronavirus sembra però aver fatto cambiare idea alla Lega. Dai dati della Protezione Civile riportati dal “Il Fatto Quotidiano” si legge che sono 2008 i contagi in Lombardia e il numero delle vittime è arrivato a 135. Complessivamente, sono 4.636 i contagiati totali dal Covid-19, numero in cui sono comprese sia le vittime che le persone guarite. Riguardo ai dati sui tamponi, ne sono stati eseguiti circa 36 mila e più di 30 mila solamente in Lombardia.

La Lega invoca le ONG

Per combattere quindi il Coronavirus, il partito con leader Matteo Salvini ha chiesto aiuto alle ONG. L’assessore al Welfare della Lombardia a guida leghista, Giulio Gallera, con il consenso di Attilio Fontana, il presidente della Regione Lombardia, a partire dal 26 marzo 2018, ha ammesso in conferenza stampa: “Dalle ONG ci è arrivata per interposta persona una disponibilità di medici: ci stiamo mettendo in contatto con loro. L’ho ripetuto più volte, abbiamo bisogno delle migliori energie e anche il contributo delle ONG può esserci d’aiuto”.

Sempre Giulio Galera ha dichiarato di aver chiuso tutte le attività ambulatoriale non urgenti per recuperare personale da utilizzare nei reparti di terapia intensiva. Lo stop varrà per l’intera zona della Lombardia e durerà almeno per un paio di mesi o comunque fino a quando non finirà l’emergenza del Covid-19.

La regione in questi giorni sta accelerando nell’assunzione di nuovi medici e, per combattere questa emergenza nazionale, si vuole raccogliere anche la disponibilità dei dottori che sono andati in pensione negli ultimi anni.

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