La nuova nomina del generale Vannacci infiamma la politica

Il Generale Roberto Vannacci, noto per il libro "Il mondo al contrario", è stato nominato Capo di Stato Maggiore delle forze operative terrestri dell'Esercito italiano.

La nuova nomina del generale Vannacci infiamma la politica

Il Generale Roberto Vannacci, figura nota grazie al suo libro “Il mondo al contrario“, è stato recentemente nominato Capo di Stato Maggiore del comando delle forze operative terrestri dell’Esercito italiano. Questa decisione ha scatenato una serie di reazioni contrastanti e dibattiti accesi sia all’interno della sfera politica che tra l’opinione pubblica.

Secondo quanto riportato dal sito de La Gazzetta di Lucca, città nella quale Vannacci attualmente risiede, il Generale ha terminato il suo incarico presso il comando dell’Istituto Geografico Militare, ruolo che aveva assunto a giugno dello scorso anno.

L’incarico attuale, descritto come uno dei vertici dell’Esercito italiano, è stato precisato dalla difesa come un ruolo adeguato al grado del Generale, affermando che non comporterà una decisione autonoma diretta nelle operazioni.

La risposta di Vannacci alla nomina è stata: “È una nomina in linea con il mio grado, la mia funzione e la mia esperienza“, sottolineando la sua determinazione nel nuovo incarico e specificando che si occuperà della validazione delle unità destinate a ruoli operativi all’estero, del loro addestramento e preparazione.

Tuttavia, le reazioni politiche non si sono fatte attendere. Riccardo Magi, leader di Più Europa, ha criticato aspramente la decisione definendola “indegna” e sottolineando che questa nomina potrebbe essere interpretata come un premio per le idee contenute nel libro di Vannacci, valutando che il governo sembra premiare opinioni controverse anziché valorizzare i principi costituzionali.

Anche il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, in passato critico nei confronti delle affermazioni di Vannacci, è stato oggetto di critiche da parte dei rappresentanti politici. Viene accusato di aver cambiato atteggiamento rispetto alle dichiarazioni precedenti, confermando l’opinione che il governo attuale valorizzi discorsi controversi all’interno delle Forze armate.

L’opposizione politica non ha risparmiato giudizi netti: esponenti di Italia Viva e del Partito Democratico hanno condannato questa decisione, affermando che dovrebbe esserci un’azione disciplinare anziché una promozione, definendo tale scelta un vero e proprio “mondo al contrario“.

Anche Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha espresso la sua delusione, affermando che chi rispetta i valori costituzionali e porta con onore la divisa spesso viene dimenticato, mentre chi esprime opinioni controversi nel suo libro sembra essere premiato con una carriera in ascesa.

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