La Lega vota con Fratelli d’Italia contro il green pass

Nella seduta della Camera di ieri sera la Lega di Salvini ha votato a favore di una proposta di Fratelli d'Italia intesa ad affossare il green pass, suscitando vibrate reazioni di protesta da parte degli alleati di governo.

La Lega vota con Fratelli d’Italia contro il green pass

La maggioranza che sostiene il governo entra di nuovo in fibrillazione. La Lega tiene i piedi in due scarpe, questa l’accusa che lanciano gli alleati di governo dopo l’ennesimo strappo consumato dal partito di Matteo Salvini.

Ieri sera alla Camera erano in discussione gli emendamenti al decreto sul green pass. Salvini dapprima ritira tutti gli emendamenti presentati per evitare che si debba ricorrere al voto di fiducia, ma poi la Lega, con la dichiarazione di voto del deputato Dimitri Coin, si schiera con Fratelli d’Italia votando una proposta intesa ad affossare il certificato verde.

L’emendamento viene bocciato, ma ottiene 134 voti e nell’aula scoppia la bagarre.Il segretario del Partito Democratico Enrico Letta si infuria e dichiara che non si può stare in maggioranza e votare con l’opposizione. Ma non è il solo a protestare. I democratici Fiano e Serracchiani accusano la Lega di irresponsabilità e incoerenza. Anche dal M5S arrivano segnali allarmati: il ministro Di Maio si dice preoccupato per la tenuta del governo.

Esulta invece, e comprensibilmente, Giorgia Meloni che si dice contenta che la Lega non si sia piegata alla sinistra. Il più serafico di tutti è Matteo Salvini che nega che la Lega si sia comportata in modo ambiguo e rimanda ai mittenti le accuse. “Il governo rischia zero. E’ il PD il partito dell’ipocrisia. Il presidente Draghi sapeva come avremmo votato, è solo lui il nostro interlocutore”.

Draghi non commenta e va avanti. Presto il suo governo deciderà se allargare il green pass ad altre categorie di lavoratori pubblici e privati e nei luoghi dove sono previsti assembramenti, mentre per quanto riguarda l’introduzione dell’obbligo della vaccinazione il ministro Speranza si è preso ancora qualche settimana di riflessione.

Ma perché Salvini ha deciso di votare con Meloni pur sapendo che la proposta di Fratelli d’Italia non sarebbe passata? 
Salvini sa bene che alle elezioni amministrative in programma all’inizio del mese prossimo il partito della Meloni intercetterà buona del malcontento sociale e aumenterà il suo peso politico. Così almeno prevedono i sondaggi e questo può avvenire a scapito della Lega che da quando è diventata partito di lotta e di governo ha assunto spesso posizioni ondivaghe e rischia di essere messa in ombra dall’intraprendenza della leader di Fratelli d’Italia.

In questa fase è più opportuno, e vantaggioso per entrambi, comportarsi da alleati e già sono stati lanciati segnali inequivocabili in questo senso. Ma Salvini deve fare i conti anche con la dissidenza interna: al voto di ieri sera sulla proposta di Fratelli d’Italia, pallottoliere alla mano, la Lega non ha votato compatta. Dei 169 deputati presenti sommando quelli dei due schieramenti, solo 134 hanno votato l’emendamento. Mancano quindi all’appello i voti di una trentina di deputati della Lega riconducibili ai cosiddetti “governisti” che fanno capo al viceministro Giancarlo Giorgetti e al governatore del Veneto Luca Zaia.

Passata la febbre del voto, si vedrà se le attuali alleanze e intese verranno riconfermate oppure no.

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