La campionessa americana Megan Rapinoe contro Donald Trump

Dal palco delle celebrazioni per la vittoria nei mondiali di calcio, il capitano della nazionale americana femminile manda un messaggio all'inquilino della Casa Bianca: "Il tuo messaggio esclude le persone come me".

La campionessa americana Megan Rapinoe contro Donald Trump

New York. 10 luglio. È un fiume in piena Megan Rapinoe. La calciatrice statunitense, dichiaratamente lesbica, già nelle scorse settimane, durante la competizione mondiale, non aveva risparmiato attacchi a Donald Trump affermando come, in caso di vittoria della competizione, “alla Casa Bianca non andrebbe nessuna di noi”.

Le ragazze a stelle e strisce la coppa l’hanno alzata davvero alla fine, e Rapinoe, capitano della compagine che ha dominato il mondiale, ha rincarato ieri la dose dal palco di New York in cui l’intera squadra stava festeggiando con la gente il proprio trionfo. 

 “Dobbiamo essere migliori. Dobbiamo amare di più e parlare di meno. Dobbiamo ascoltare di più e parlare di meno. Dobbiamo capire che è responsabilità di tutti. Certo, noi facciamo sport. Certo, siamo atlete donne, ma siamo anche molto più di questo. Siete tutti molto più di questo. Come possiamo migliorare la nostra comunità?”, ha detto rivolgendosi alla folla.

La sera prima, parlando alla CNN, la campionessa americana, eletta miglior giocatrice del torneo, si era rivolta direttamente a Trump: “Il tuo messaggio esclude le persone. Tu mi escludi. Tu escludi le persone come me, escludi le persone di colore. Escludi anche americani che potrebbero sostenerti“.

Il riferimento va, ovviamente, alle frasi di natura razzista, sessista ed omofoba, spesso pronunciate dal presidente degli USA che, negli ultimi mesi, sta portando avanti una battaglia politica per escludere i transgender dall’esercito americano. Ci ha pensato la Corte Federale a bloccare questo progetto, ma il tycoon newyorkese non ha certo intenzione di demordere. Contro di lui, a proposito di questo disegno di legge, si era schierata anche Lady Gaga. La star italoamericana, in una serie di tweet, aveva accusato Trump “di mettere in pericolo la vita delle persone negli Stati Uniti e all’estero che coraggiosamente stanno servendo il nostro paese”.

Flatus vocis, per citare Sant’Anselmo d’Aosta, solo fiato che esce dalla bocca per Donald Trump, che ha dimostrato di non lasciarsi intimorire dalle opinioni altrui, neanche dalle più autorevoli che spesso giungono da ogni angolo del pianeta.

Di certo, però, non sarà da meno Megan Rapinoe. Mentre la competizione mondiale era ancora in corso, la campionessa aveva tweettato contro il suo Presidente tacciandolo, appunto, di omofobia e razzismo e garantendogli che la coppa, in caso di vittoria, non sarebbe arrivata alla Casa Bianca per le consuete onorificenze. A questo punto, è logico attendersi che Megan, protagonista della vittoria e capocannoniere della coppa del mondo assieme alla sua compagna di squadra Alex Morgan, saprà mantenere la parola data e l’impegno preso in difesa delle persone che tutti i giorni soffrono le discriminazioni in un paese che da sempre si autoproclama protettore di giustizia e libertà.

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