Italia, stato di emergenza prorogato fino al 31 marzo 2022

Come riportato da "Adnkronos", il Governo Draghi ha deciso di slittare lo stato di emergenza fino al 31 marzo 2022 e il via libera dovrebbe arrivare nel pomeriggio di oggi.

Italia, stato di emergenza prorogato fino al 31 marzo 2022

Il Governo, ai tempi di Giuseppe Conte, ha dichiarato il primo stato di emergenza in Italia quasi due anni fa a causa dell’epidemia legata al Covid-19. Nel corso di questi mesi, o anni, passati in emergenza, diverse misure sono state adattate tenendo conto dell’andamento della curva, come l’obbligo di mascherina nei luoghi chiusi, il distanziamento, il green pass e il più recente super green pass e molte altre cose.

Di una possibile proroga oltre i due anni dello stato di emergenza se ne parla da ormai un paio di settimane, precisante dopo l’uscita della notizia sulla variante Omicron, ma non tutti gli esperti sono convinti della scelta. Tra questi troviamo Andrea Crisanti, che attacca la classe politica: “Prorogare lo stato di emergenza Covid dopo due anni significa che abbiamo una classe politica che non ha trovato una soluzione di normalità. Io penso che uno stato di emergenza che dura 2 anni non è più uno stato di emergenza. Diventa uno stato di continuità”.

Lo Stato di emergenza slittato a marzo 2022

Nonostante lo scetticismo e le domande legittime di molti, il Governo Draghi sembra aver preso questa forte decisione di prorogare lo stato di emergenza fino al 31 marzo 2022. Manca ancora l’ufficialità dietro a questa notizia, ma l’agenzia di stampa multicanale “Adnkronos” dà praticamente per certo questa voce.

Ecco la notizia riportata sul sito in merito allo stato di emergenza prorogato fino al 2022: “Quanto apprende l’Adnkronos da fonti di governo, il Consiglio dei ministri per il via libera dovrebbe tenersi già nel pomeriggio di oggi. Nel dl, spiegano le stesse fonti, la proroga al 31 marzo 2022 ‘e misure connesse'”.

La preoccupazione nasce soprattutto a causa della variante Omicron, ove in Italia al momento sono stati trovati ventisette positivi. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie invece ne conta 1.686 casi finora segnalati da 23 Paesi dell’area Unione europea, ma purtroppo i numeri dovrebbero ancora salire nei prossimi giorni.

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