Isis: timore di Alfano per possibili attacchi in Italia

Alfano precisa che al momento non c'è conferma di attacchi, ma l'Italia e Roma potrebbero essere nel mirino dell'Isis. Questa organizzazione, secondo Alfano, è una sfida senza precedenti

Isis: timore di Alfano per possibili attacchi in Italia

Il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha riconosciuto che l’Isis è un’organizzazione con notevoli risorse e che potrebbe avere come obiettivo anche l’Italia e Roma, culla della cristianità. Alfano precisa che per il momento non c’è alcuna certezza e nessuna conferma investigativa che possano far pensare a un imminente attacco nel nostro Paese, ma aggiunge: “Il terrorismo di matrice religiosa dello Stato islamico veste anche abiti europei, lanciando una sfida senza precedenti alla sicurezza”. 

Il responsabile del Viminale ha voluto ancora una volta precisare che le fonti di intelligence non segnalano rischi sul fatto che esponenti dell’Isis arrivino in Italia attraverso lo sbarco dei numerosi migranti che ogni giorno approdano in Italia, ma ricorda Alfano che non si sottovaluta nulla, non si può escludere alcuna possibilità“, non bisogna abbassare la guardia ed effettuare controlli rigorosi. Alfano ha anche riferito che alcuni ritengono che nelle file dell’Isis si contino diecimila uomini, altri parlano di centomila. Per ora si sa che le persone transitate in Italia e andate a combattere in Siria dovrebbero essere 48 e tra queste due hanno passaporto italiano; uno è infatti il ragazzo genovese Delnevo, che purtroppo venne ucciso in Siria a giugno del 2013.

Il ministro dell’Internoinsiste anche sulla necessità di rafforzare gli strumenti legislativi contro l’incombente minaccia degli jihadisti che hanno combattuto in zone di guerra come la Siria, dove lo spargimento di sangue è stato immane. Ed inoltre, non dimentica di sottolineare che “deve essere sempre possibile contestare il delitto di partecipazione a conflitti fuori dai nostri confini anche quando è un ‘lupo solitario’, nonché consentire la sorveglianza speciale dei soggetti a rischio, con l’obbligo di dimora”.

L’Italia, nazione al centro di un crocevia di flussi migratori, non può da sola fronteggiare questa minaccia. Per questo motivo Alfano è fermamente convinto che serva “una strategia modulare tra i paesi continentali più coinvolti“. Diversamente da altre organizzazioni, l’Isis ha attuato un meccanismo di reclutamento elastico che ha dato vita alla figura dei “foreign fighters”, di solito immigrati di seconda generazione a cui vengono fatte promesse di mantenimento, anche economico, qualora si trasferiscano nei territori indicati dall’Isis.

 

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