Dopo quattro giorni di trattative, è stato raggiunto un accordo tra le potenze del 5+1 (Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia e Germania) e l’Iran, che prevede l’impegno di Teheran a interrompere l’arricchimento dell’uranio sopra il 5%, a non aggiungere altre centrifughe e a neutralizzare le sue riserve di uranio arricchito a quasi il 20%.
Le maggiori potenze in cambio non imporranno alcune sanzioni all’Iran per i prossimi sei mesi, in particolare quelle sulle esportazioni di petrolio. Lo ha reso noto il portavoce del capo della diplomazia Ue Catherine Ashton.
Inoltre l’Iran avrà accesso all’equivalente di 4,2 miliardi di dollari derivanti dalla vendita di greggio, che saranno però bloccati in banche asiatiche a causa delle ultime sanzioni.
“Si tratta di un primo importante passo verso un accordo generale: oggi la diplomazia ha aperto una nuova strada per rendere più sicuro il mondo”, ha affermato il presidente americano Barack Obama soddisfatto dell’accordo raggiunto.
Di parere opposto invece il premier israeliano Benyamin Netanyahu, il quale ha affermato: “Il mondo è più pericoloso, perché il regime più pericoloso ha compiuto un passo significativo in avanti verso l’arma più pericolosa”, sottolineando il suo scetticismo nei confronti dell’accordo raggiunto. Infatti, Secondo il premier israeliano, in cambio dell’allentamento delle sanzioni, l’Iran si è impegnato a “rinunce che possono essere annullate in alcune settimane”.
Netanyahu ritiene questo accordo un “errore storico”, che rappresenta una minaccia per Israele. “Voglio chiarire: noi ci difenderemo, non consentiremo all’Iran di sviluppare una capacità nucleare militare” ha concluso il premier israeliano.