Stamane, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha presentato in Senato il piano dell’Italia sul vaccino contro il Coronavirus e ha illustrato le nuove misure anti-contagio che il governo intende approvare con il nuovo DPCM.
Il ministro ha esordito dicendo che, dai dati dell’ultimo monitoraggio, le misure adottate iniziano a dare i primi incoraggianti risultati, mostrandosi fiducioso che a breve l’indice RT scendeerà sotto l’1.
La situazione, secondo Speranza, è molto seria in tutto il Paese e non sono ammissibili sottovalutazioni, seppur sottolineando che le misure messe in campo finora stanno funzionando.
L’obiettivo del governo è quello di piegare la curva senza un lockdown generalizzato, quello che, invece, altri Paesi sono stati costretti a scegliere. Il ministro invita a non abbassare la guardia per evitare una terza ondata di contagi, in quanto sono necessarie altre settimane di sacrifici e poi una cura di mantenimento.
Inevitabile il riferimento agli oltre 100 mila casi nell’ultima settimana di ottobre e ancora quasi 20 mila nuovi casi al giorno. “Se abbassiamo la guardia. andiamo incontro ad un esito segnato”, dice, invitando gli italiani a non scambiare un primo raggio di sole con uno scampato pericolo.
Le misure del nuovo DPCM
Speranza dice che se non si vogliono nuove pesanti chiusure tra gennaio e febbraio, le festività vanno affrontate con serietà e con regole rigide, senza le quali la convivenza con il virus, fino al vaccino, è destinata al fallimento.
Oggi, sostiene il ministro le Regioni tendono verso il giallo, ma se il quadro dovesse peggiorare, occorre subito attuare misure più restrittive, chiedendo di rafforzare le misure previste per affrontare le feste di Natale, limitando il più possibile i contatti tra le persone, oltre a disincentivare gli spostamenti internazionali e limitare quelli tra le regioni.
Per il 25 e il 26 dicembre e per il 1 gennaio vanno limitati anche gli spostamenti tra i comuni. Speranza parla poi della volontà del governo di un ritorno graduale alla scuola in presenza per i ragazzi delle superiori, affrontando poi il tema dei vaccini.
L’acquisto di un vaccino, dice, è centralizzato e sarà somministrato a tutti gli italiani. E’ probabile, sostiene Speranza, che saranno necessarie 2 dosi per ogni vaccinazione, con prime dosi disponibili da gennaio.
Tra le categorie da vaccinare con priorità: operatori sanitari e socio-sanitari, residenti e personale delle Rsa per anziani, persone in età avanzata mentre, con l’aumento delle dosi, si dovranno vaccinare altre categorie: persone dei servizi essenzialicome il persone scolastico e delle Forze dell’ordine. Nel caso di focolai in aree del Paese, afferma il ministro, sono destinate scorte di vaccini rispetto ai territori in difficoltà.