Inchiesta Liguria, Toti ha dichiarato di essere pronto a chiarire la sua posizione

Giovanni Toti, al momento sospeso dalla carica di presidente della regione Liguria, la prossima settimana sarà davanti ai pm di Genova. L’opposizione chiede le sue dimissioni immediate.

Inchiesta Liguria, Toti ha dichiarato di essere pronto a chiarire la sua posizione

La prossima settimana Giovanni Toti, attualmente ai domiciliari e sospeso dalla carica di presidente della regione Liguria, sarà davanti ai pm di Genova per rispondere sulle accuse che lo hanno portato all’arresto. Toti ha già preso parte ad una udienza, ma in quella occasione ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere, in modo da comprendere bene l’indagine in cui è stato coinvolto e approfondire la lettura dei documenti che lo riguardano.

Intanto, dall’opposizione giungono con forza voci sulle sue dimissioni. In particolare, Schlein ha dichiarato, a nome della coalizione di cui fa parte, che Toti deve dimettersi, vista la situazione, e deve farlo subito. Considerati i gravi fatti che lo hanno esposto all’indagine, la segretaria del Pd ha detto che le sue dimissioni sono necessarie.

La Schein ha aggiunto che sarà la magistratura ad accertare la sua colpevolezza, ma intanto Toti deve rassegnare le dimissioni, perché una sua ulteriore permanenza terrebbe nelle incertezze la Liguria e questo non deve accadere. Secondo la Schlein, infatti, il perdurare della situazione non fa bene ai cittadini e non consente di far andare avanti i programmi in corso su sanità e appalti del Pnrr.

In effetti, la situazione per Toti non è affatto semplice, e anche alcuni suoi sostenitori riconoscono che governare la regione essendo ai domiciliari non è fattibile. Lo stesso Tajani, intervenuto sulla vicenda, ha ammesso che sarà difficile per lui continuare la sua attività di governatore, ma ad ogni modo bisogna attendere il riesame prima che decida qualcosa.

Anche il ministro Crosetto ha dichiarato che la condizione attuale di Toti non gli permetterà di mantenere serenamente la carica di governatore, e che la pressione psicologica lo porterà inevitabilmente alle dimissioni. Corsetto ha anche aggiunto di essere contro la privazione della libertà e la carcerazione preventiva, ma nonostante ciò non difende Toti, perché sarà la magistratura a verificare se c’è un suo reale coinvolgimento nei fatti di cui è accusato.

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