Il segretario generale della Cei, Nunzio Galantino, ha criticato severamente le invettive di quei politici che aizzano gli animi degli italiani in materia di immigrati, definendoli “piazzisti da quattro soldi” interessati solo a racimolare consensi elettorali.
L’alto prelato ha voluto così replicare alle dichiarazioni di papa Francesco che aveva definito “un atto di guerra respingere gli immigrati”. Riferendosi, ovviamente, alle proposte dei politici di ricorrere all’uso della forza per respingere i barconi degli stranieri che giungono sulle nostre coste.
Galantino non ha fatto nomi, ma il primo a rispondere è stato il leader della Lega Nord Matteo Salvini, secondo cui le persone che difendono questa invasione o sono ignoranti o sono degli speculatori che lucrano sulla pelle dei disperati che fuggono da guerre e miseria. Salvini si è detto disponibile a sentire le opinioni dei prelati del Vaticano, purché costoro “non abbiano le fette di salame sugli occhi”, sottovalutando un problema nazionale.
La reazione del Movimento Cinque Stelle, invece, è stata diversa, anche se Beppe Grillo, sul suo blog, aveva chiesto misure più severe per contrastare il fenomeno dell’immigrazione. La soluzione, secondo il grillino Morra, non sarebbe quella di accogliere gli stranieri, ma quella di intervenire direttamente nei Paesi africani, aprendo uffici in grado di valutare le richieste d’asilo e regolamentare il flusso migratorio.
Salvini ha definito un dovere respingere gli immigrati, bacchettando gli uomini di Chiesa che straparlano facendo politica. Mentre i grillini hanno criticato le decisioni dell’Unione Europea in tema di immigrazione, mettendo in risalto il rischio di un aumento delle tensioni sociali e di una rivolta civile da parte della popolazione italiana.
Galantino, dal canto suo, ha voluto puntualizzare meglio la questione. Affermando che gli italiani dovrebbero imparare a distinguere meglio la realtà da quella che è una semplice percezione degli eventi. Puntando il dito contro quei politici che, pur di raccogliere consensi, spingono gli elettori verso posizioni estremiste.