Durante la giornata di ieri, mercoledì 24 ottobre 2018, il Senato ha votato riguardo la proposta di legge sulla legittima difesa, e con 195 voti favorevoli la legge è stata approvata. Sarà ora la Camera che dovrà esaminarla e decidere come proseguire. La cosa certa è che l’Italia è ad un passo più vicina al sogno della Lega sull’autodifesa a casa propria, che ha sempre considerato uno dei suoi punti più importanti in campagna elettorale.
Che cosa prevede questa legge? Se questo cambiamento dovesse essere approvato, chiunque si dovesse sentire minacciato o in pericolo presso la sua abitazione, può sparare in caso possegga un’arma denunciata legalmente, o difendersi contro il suo aggressore o ladro in questione. Ma non sono solamente queste le modifiche che il Governo ha deciso di apportare alle normative già esistenti.
La nuova legge sull’autodifesa
Sono stati 195 i voti a favore di questa modifica, 52 i contrari, ed un astenuto. A far storcere il naso in questa prima parte di legge, è la parola “sempre” presente nel decreto, poiché da quello che propongono con questa modifica dell’articolo 52 del codice penale, in futuro si sarebbe per l’appunto sempre giustificati nel difendersi. Qualsiasi siano i fatti avvenuti, il proprietario dell’abitazione potrà godere del dubbio della legittima difesa in un’aula di tribunale. Inoltre, con le nuove modifiche sarà possibile agire contro il malvivente anche prima che questo ci attacchi con un’arma, com’era invece fino ad oggi: basterà una minaccia perché il proprietario abbia il diritto di agire per difendersi o per proteggere gli averi che, a detta sua, sarebbero in pericolo.
È stata apportata anche una nuova modifica con 245 voti favorevoli, 4 contrari, e 3 astenuti, che parla delle conseguenze davanti alla legge di chi si autodifende. Se questa proposta dovesse diventare legge, si aprono anche le possibilità che non venga punito chi ha agito per difendere se stesso, le persone con lui, o gli averi che stavano per essere rubati.
Sono stati ben 80 gli emendamenti proposti al Senato, e tra questi anche l‘inasprimento delle condanne per il furto in abitazione, scippo, rapina, violazione di domicilio, e riguardo il risarcimento che il ladro o l’individuo in questione dovrà fare alla persona derubata.