Il presidente della Consulta al ministro Padoan: “Dati buco pensioni? Non è ruolo della Corte”

Alessandro Criscuolo, presidente della Consulta, risponde al ministro Padoan: "La Corte Costituzionale opera come un giudice, non può aspettare dati"

Il presidente della Consulta al ministro Padoan: “Dati buco pensioni? Non è ruolo della Corte”

Due giorni fa, il Ministro dell’Economia Carlo Padoan si era detto “perplesso sul fatto che la Corte ritenga di non dover fare valutazioni economiche sulle conseguenze dei suoi provvedimenti”. Il riferimento, manco a dirlo, è al cosiddetto ‘buco pensioni’ creato dalla bocciatura da parte della Corte Costituzionale della Norma Fornero. Secondo Padoan, quindi, alla sentenza della Corte avrebbe dovuto tener conto dei dati sui danni provocati dalla sua stessa sentenza.

A riguardo, ha voluto rispondere il presidente della Consulta, Alessandro Criscuolo, che dice: “Acquisire questi dati a cosa doveva condurre? Forse all’accertamento del numero delle pensioni coinvolte? O sarebbero dovuti servire per formare il nostro convincimento? Ma tutto questo non corrisponde alla natura della Corte costituzionale, che opera come un giudice, e quindi non ha la possibilità di aspettare dati che, a tuttora, mi sembrano incerti, perché non si sa qualche sia l’entità del cosiddetto buco determinato dalla sentenza.

Dopo aver respinto in maniera netta l’auspicio da parte di Padoan di fare una riflessione politica sulla sentenza (e ci mancherebbe, aggiungeremmo noi…), Criscuolo rifiuta questo compito che, secondo Padoan, sarebbe toccato proprio alla Consulta: “Se il ministero dell’Economia aveva a cuore i dati sulle pensioni, poteva trasmetterli alla Corte, che non può aspettare di decidere necessariamente solo quando pervengano determinate informazioni. D’altra parte, di quale natura dovevano essere queste informazioni? Se si trattava di dati in possesso dell’autorità amministrativa sarebbe stato opportuno che fossero comunicati alla Corte prima del giudizio.

Fuori da ogni polemica col ministro Padoan, Criscuolo ha affermato che “dare per scontato che la Corte dovesse acquisire i dati prima di decidere sulle pensioni mi sembra che non risponda all’attuale disciplina che regola il funzionamento della Consulta”. Quali articoli violerebbe la norma Fornero? “Mi è sembrato che ci fosse una violazione degli articoli 36 e 38 della Costituzione, nei quali si garantisce al lavoratore, fra l’altro, il diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro. Tentativo a vuoto, quindi: ora la palla passa al Governo.

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