Il Parlamento del Belgio approva la legge sull’eutanasia per i minori

Nella giornata di ieri, anche il Parlamento del Belgio, dopo l'approvazione del Senato nel dicembre scorso, si è espresso favorevolmente sulla legge per l'applicazione dell'eutanasia sui minori

Il Parlamento del Belgio approva la legge sull’eutanasia per i minori

Dopo l’approvazione da parte del Senato nel dicembre scorso, ieri anche il Parlamento del Belgio si è pronunciato a favore della legge che consente l’eutanasia sui bambini malati terminali, senza alcun limite di età, con 86 voti favorevoli, 44 contrari e 12 astensioni.

Il Belgio aveva legalizzato l’eutanasia per gli adulti, nel 2002, secondo paese dell’Unione Europea a farlo dopo i Paesi Bassi. Ad oggi gli unici altri paesi ad aver legalizzato l’eutanasia per gli adulti sono i Paesi Bassi e il Lussemburgo. Nei primi, sui bambini tra i 12 e i 15 l’eutanasia può essere applicata con il permesso dei genitori, mentre i sedicenni devono semplicemente avvisare i genitori della loro decisione.

Mentre il Belgio, se il disegno di legge verrà firmato da re Filippo, sarà il primo paese al mondo ad aver eliminato ogni limite di età per il suicidio assistito. Ricordiamo che nel 1990, il defunto re Baldovino preferì abdicare per un giorno, piuttosto che firmare un disegno di legge che liberalizza la legge sull’aborto.

Affinché l’eutanasia possa esser applicata in Belgio il disegno di legge richiede siano presenti le seguenti condizioni: il malato debba essere dichiarato terminale dal medico, trovarsi in una condizione di dolore e sofferenza insopportabile senza alcun rimedio possibile, i genitori e il team medico debbano esprimere il loro consenso scritto. E’, inoltre, richiesta una relazione scritta da parte di uno psicologo, che dovrebbe valutare se il minore è cosciente o meno.

Alcuni deputati hanno protestato per via dell’imprecisione di alcuni concetti espressi dalla legge: in che stato deve versare il malato che sia “cosciente”; la morte è da considerarsi “imminente” dopo quanti giorni o settimane.

Gli oppositori sostengono che i bambini non siano in grado di prendere una decisione così difficile, non possono capire fino in fondo il concetto di “morte”, la sua irreversibilità (ha detto Els Van Hoof della Democrazia Cristiana).

“La legge belga stabilisce che gli adolescenti non possono prendere decisioni importanti su questioni economiche o emotive, ma improvvisamente sono diventati in grado di decidere se qualcuno debba farli morire”, queste le parole dell’arcivescovo di Bruxelles, Joseph Leonard, capo della Chiesa cattolica in Belgio.

Questa legge ha, indubbiamente, acceso dibattiti e polemiche nel paese, ma finora in un clima civile anche tra i manifestanti contrari alla legge.

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