Il governo opta per la proroga dello stato d’emergenza

È appena andato in onda il comunicato del Presidente del Consiglio che conferma il prolungamento dello Stato d’emergenza per ulteriori tre mesi, fino al 31 ottobre 2020.

Il governo opta per la proroga dello stato d’emergenza

Il premier Conte ha annunciato che chiederà il prolungamento dello stato d’emergenza, ma non sino al 31 dicembre, come era stato anticipato per vie ufficiose. Nella fattispecie, il presidente del consiglio ha parlato di smart working, scuole, voli aerei, zone rosse e navi quarantena.

Si tratta di ulteriori tre mesi utili per tenere sotto controllo la curva epidemica e potenziali focolai. È necessario non fare confusione, poiché molto spesso le persone non distinguono questa fase da quella che abbiamo appena conosciuto, del lockdown.

Significa che il capo del governo potrà emanare possibili dpcm se questi fossero necessari e altrettanto potrà fare, con le ordinanze, il ministro della Salute Speranza

Cosa sono i Dpcm del Presidente del Consiglio  

Si tratta di decreti del Presidente del Consiglio che possono essere emanati appunto durante lo stato d’emergenza. La proroga consente il rinnovo dell’ultimo decreto emanato, che risale al 14 luglio e che ha confermato misure come l’obbligo di utilizzo delle mascherine negli ambienti chiusi.

In pratica, se fosse necessario, Conte potrebbe intraprendere azioni urgenti senza consultare il Parlamento e allo stesso tempo la Protezione Civile potrebbe accedere ai dispositivi medici senza passare per gare d’appalto o concorsi, velocizzando i tempi.

Cosa succede nella scuola e novità sullo smart working 

Sempre tramite la proroga la scuola potrà comprare mascherine, banchi singoli e gel con appalti agevolati, arrivando preparati alla riapertura regolare del 14 settembre; il compito è attribuito al commissario Arcuri che si è già attivato da tempo.  

I lavoratori pubblici e privati possono ricorrere allo smart working, per il momento, sino al 31 ottobre. Saranno le singole aziende a gestire le casistiche in base alle personali esigenze: alcune lo hanno confermato fino a settembre, altre affidandosi alla scelta volontaria dei dipendenti.

Lo smart working si conferma di conseguenza una soluzione a lungo termine per tutelare i lavoratori facendoli lavorare a casa. I pubblici dipendenti sono già confermati in smart working sino al 31 dicembre dal Dl Rilancio.  

Blocchi per gli ingressi dai Paesi a rischio e zone rosse

Potranno essere bloccati i cittadini provenienti dai Paesi a rischio o essere contingentati gli ingressi. Sono 16 i Paesi i cui cittadini attualmente non possono entrare in Italia, tra i quali il Brasile, secondo una disposizione del ministro Speranza

La proroga dello stato d’emergenza sarà utile nel caso di nuovi focolai e nell’eventualità che si renda necessaria l’istituzione di zone rosse come già le abbiamo conosciute. Nella fattispecie, si teme per l’autunno e la proroga coprirebbe un periodo ritenuto a rischio di seconda ondata dagli esperti.

Lo stato d’emergenza renderebbe rapidi anche tamponi e potenziali quarantene relative alla situazione dei migranti. Lo Stato potrebbe trovare navi da mille posti per gestire l’isolamento in tempi rapidi e sicuri.

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