I politici accorsi alla camera ardente di David Sassoli si esibiscono in inopportuni selfie e scatti auto-celebrativi

Da Giuseppe Conte a Laura Boldrini, l'ultimo saluto all'ex presidente del Parlamento Europeo si è trasformato in una pantomima fatta di scatti social e foto ricordo

I politici accorsi alla camera ardente di David Sassoli si esibiscono in inopportuni selfie e scatti auto-celebrativi

La camera ardente allestita ieri presso il Campidoglio per commemorare la scomparsa di David Sassoli si è trasformata in un set fotografico costellato di selfie e foto ricordo dei leader politici, accorsi per dare l’ultimo saluto all’ex presidente del Parlamento Europeo. Quello che doveva essere un momento di dolorosa riservatezza si è trasformato nell’ennesima occasione per far parlare di sé da parte di quanti hanno cercato visibilità e consensi elettorali anche davanti alla morte.

La trafila dei selfie-fan è stata infinita. Ha cominciato Giuseppe Conte, che ha accompagnato la propria foto con un “ciao David”. È stata poi la volta di Enrico Letta, che si è messo in posa accanto alla bara e ha pubblicato un “addio David” con tanto di hashtag. Non sono stati da meno il sindaco di Firenze, Dario Nardella, l’esponente di Italia Viva, Ettore Rosato, e la prima vice presidente dell’Europarlamento, Roberta Metsola, tutti con smartphone, foto ricordo e messaggi di condoglianze per certificare la loro presenza e assicurarsi la loro visibilità.

Laura Boldrini ha fatto le cose in grande: ha pubblicato un mini servizio fotografico, in stile Donna Moderna, con tre foto e un messaggio con cui ricorda: “con commozione ho abbracciato la moglie Alessandra e la figlia Livia”, così, tanto per specificare i dettagli utili alle condivisioni. Un capolavoro di cattivo gusto lo hanno realizzato invece Monica Cirinnà ed Esterino Montino, che si sono messi in posa accanto ai fiori come fossero due turisti in luna di miele, per «certificare» la loro presenza al macabro evento.

Naturalmente, nessuno dei tanti esperti di comunicazione che circondano i leader politici si sono preoccupati di avvisare i loro assistiti che una simile messinescena, fatta di scatti auto-celebrativi in una camera ardente, avrebbe avuto un impatto negativo sull’opinione pubblica. O, forse, meglio pensare che i consulenti abbiano fatto loro la massima di Oscar Wilde: “Nel bene o nel male purché se ne parli”.

In questa sceneggiata dai risvolti inquietanti, è finito indirettamente anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, con il Quirinale che ha pubblicato un post che ritrae il Presidente di fronte alla bara di David Sassoli. Solo che in questo caso non si è trattata di una foto autocelebrativa, ma di una formalità, perché il presidente della Repubblica ha l’ingrado compito di mostrare la vicinanza dello Stato ai personaggi pubblici scomparsi. E la foto è funzionale a questo scopo.

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