I media tedeschi accusano Salvini di fomentare pericolosamente l’odio

Il settimanale Stern parla di Matteo Salvini definendolo come il precursore di una nuova Europa con successo

I media tedeschi accusano Salvini di fomentare pericolosamente l’odio

Le elezioni europee si avvicinano e tra i due blocchi che si contendono il Parlamento di Strasburgo, i globalisti (guidati dalla Germania) e i sovranisti (guidati dall’Italia) è iniziata una lotta mediatica a colpi di accuse e contro-accuse.

Tra questi, il settimanale tedesco Stern ha attaccato Matteo Salvini definendolo un politico “pericoloso”.

L’articolo dello Stern

In un lungo articolo dedicato al leader della Lega, il giornale tedesco ha presentato Salvini come l’uomo della retorica della ruspa, con chiaro riferimento all’abbattimento delle case abusive dei Casamonica, che ha visto il ministro dell’Interno guidare in prima persona le ruspe con tanto di casco di protezione in testa.

Secondo il settimanale, Salvini governerebbe l’Italia puntando tutto sulla lotta ai migranti, sul braccio di ferro con l’Europa e sulla necessità di avere uno Stato nazionale, forte e autoritario. Lo Stern ha etichettato il vicepremier come il precursore di una nuova Europa e ha avvisato che il leader del Carroccio sta avendo un “pericoloso successo, e non solo in Italia“.

Salvini è dipinto come un “politico Netflix” perché è un personaggio “drammaturgicamente esperto”, dotato di una comunicazione efficace, capace di arrivare alla psicologia degli italiani. La sua strategia è costruire immagini nemiche e promette di guidarle con il suo bulldozer.

Lo Stern riconosce che Salvini sta riuscendo a dare voce all’Italia in Europa, elevandosi come paladino della lotta contro l’illegalità, erigendosi come il difensore dei diritti di un popolo italiano deluso dall’Europa, ma definisce la sua retorica “valvola di sfogo per la frustrazione repressa e per l’odio”.

L’articolo termina attribuendo al vicepremier italiano la capacità di mettersi contro le macchinazioni dei burocrati, le corporazioni internazionali e la migrazione incontrollabile. Tuttavia, secondo il giornale, le politiche del ministro dell’Interno incoraggiano “la violenza contro i migranti”, definiti “capri espiatori per tutto ciò che manca agli italiani”. 

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