Guido Bertolaso contro il Governo: "Dopo un anno la chiamano ancora emergenza, chiamiamola incompetenza"

Duro attacco contro l'Esecutivo e il nuovo Dpcm anti-pandemia da parte dell'ex capo della Protezione Civile, che ieri 4 dicembre ha scritto un lungo post su Facebook dove mette in luce gli errori del Governo.

Guido Bertolaso contro il Governo: "Dopo un anno la chiamano ancora emergenza, chiamiamola incompetenza"

Un duro attacco contro il Governo centrale proviene in queste ore da Guido Bertolaso, ex capo della Protezione Civile, che ha parole al vetriolo anche contro il nuovo Dpcm emanato da Palazzo Chigi per contrastare la pandemia provocata dal coronavirus Sars-CoV-2. Secondo l’esperto, che ha espresso tutto il suo disappunto con un lungo post su Facebook scritto nella giornata di ieri 4 dicembre, durante queste vacanze di Natale le famiglie saranno divise e gli anziani resteranno da soli. “Ecco fatto: segregati in casa per tutte le feste” – queste sono le parole con cui Bertolaso inizia il suo post.

Il professionista, negli scorsi mesi, è stato anche nominato dalla Regione Lombardia come responsabile della gestione del nuovo ospedale inaugurato presso la Fiera di Milano, che serve appunto ad ospitare i pazienti Covid che necessitano delle cure in terapia intensiva. Tra l’altro da diverso tempo Guido Bertolaso critica le scele del Governo in merito alla gestione della pandemia. 

L’esperto parla di incompetenza

Per Guido Bertolaso quello che sta accadendo non deve più chiamarsi “emergenza”. “Chiamiamola con il giusto nome: incompetenza” – così dice il professionista rivolgendosi quindi all’Esecutivo presieduto dal Premier Giuseppe Conte. L’ex capo della Protezione Civile informa che gli ospedali di Fiera Milano e Civitanova Marche sono pieni di pazienti Covid ma, a suo dire, qualcuno pensava fino a poco tempo fa che sarebbero rimasti inutilizzati. Un altro punto su cui Bertolaso preme è quello della scuola, facendo presente che in Campania gli alunni hanno frequentato gli istituti scolastici solo 14 giorni da quando questi ultimi hanno riaperto i battenti. 

Secondo l’esperto l’Italia ha un numero di decessi giornalieri tra i più alti del mondo, per cui lui è dell’avviso di non guardare a quello che succede in altre nazioni, come ad esempio gli Stati Uniti. Bertolaso informa che il rapporto di popolazione tra noi e gli americani è del 5,5 e con i 993 decessi dell’altro giorno a causa del Covid l’Italia ha raggiunto una percentuale di 5.461, quindi poco più del 50% di tutti gli Stati Uniti messi assieme. 

I decessi non scenderanno a breve

Secondo Bertolaso il numero dei decessi non scenderà prima di qualche settimana, quindi c’è il rischio concreto che il numero dei morti a causa del Covid aumenti sempre di più. Un altro problema che sottolinea il professionista è quello delle piste da sci piene al confine, dove i governi hanno deciso di adottare una linea più “morbida” in questo senso rispetto al nostro Paese.

Dobbiamo precisare che l’Esecutivo è comunque intenzionato a riaprire gli impianti sciistici, ma non prima del 6 gennaio, quindi dopo che saranno passate le feste natalizie. Ciò è stato deciso proprio per evitare che durante questo mese ci possa essere un esodo di massa che potrebbe far partire una eventuale terza ondata già a partire dal mese di gennaio. L’allerta infatti resta molto alta.

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