Green Pass Covid, chiesta la sospensione immediata alla UE da un gruppo di ricorrenti

Lo riporta il sito di informazione Contexte che ha pubblicato un documento del Consiglio UE distribuito alla riunione degli ambasciatori mercoledì scorso. I ricorrenti hanno presentato ricorso il 30 agosto scorso, si chiede sospensione immediata del Pass.

Green Pass Covid, chiesta la sospensione immediata alla UE da un gruppo di ricorrenti

Un ricorso è stato presentato il 30 agosto scorso contro il Consiglio della Unione Europea e il Parlamento Europeo, che nelle scorse settimane hanno approvato il Green Pass Covid, ovvero la certificazione “verde” che consente di poter usufruire di svariati servizi ed entrare in luoghi pubblici, come bar, ristoranti, trasporti pubblici, cinema e teatri. Con il Pass in questione il cittadino europeo dimostra insomma di essere vaccinato contro il Covid, di avere un tampone negativo nelle ultime 48-72 ore o di essee guarito da almeno sei mesi dalla malattia. Ai ricorrenti però tutto ciò non va giù.

Per questo è stato presentato il ricorso. Il documento in questione è stato pubblicato dal sito Contexte, che ha pubblicato un documento del Consiglio UE presentato mercoledì scorso alla riunione degli ambasciatori. I ricorrenti, identificati solo come ‘Abenante e altri’, hanno chiesto l’annullamento immediato della misura in tutto il “Vecchio Continente” e una sospensione immediata delle disposizioni vigenti, questo in attesa che si esprima la giustizia europea. 

Malcontento per il Green Pass

In tutta Europa, ma anche in Italia, in queste settimane sta crescendo il malcontento dopo che anche il nostro Governo ha deciso di utilizzare lo strumento del Green Pass anche per i servizi che si svolgono sul nostro territorio nazionale. Si tratta di un modo per evitare in sostanza nuove chiusure e per controllare l’avanzata dei contagi.

Per tutti i politici nostrani la soluzione del Green Pass rappresenta un’opportunità, almeno fino alla fine dell’emergenza sanitaria Covid-19, che consentirà di tenere aperte la maggior parte delle attività, non solo ad esempio i bar e ristoranti, ma anche le scuole e le università, dove il Pass da quest’anno sarà obbligatorio. 

Per quanto riguarda il ricorso presentato alla Unione Europeo vedremo come andrà a finire la vicenda. A brevissimo si attende una decisione in tal senso, anche se il tutto dovrebbe rimanere come è adesso, senza subire particolari modifiche. I governi di tutto il mondo hanno interesse ad uscire al più presto dall’emergenza sanitaria. 

 

 

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