Governo Conte Bis: Fioramonti, ministro dell’Istruzione, si è dimesso

La decisione di lasciare il governo è spiegata in una lettera inviata ieri a Conte. Il ministero aveva bisogno di fondi, almeno 2-3 miliardi, reperibili rivedendo l’IVA.

Governo Conte Bis: Fioramonti, ministro dell’Istruzione, si è dimesso

In carica come ministro dell’Istruzione da pochi mesi (5 settembre 2019) Lorenzo Fioramonti ieri (25 dicembre 2019), con una lettera al premier Giuseppe Conte, ha dato le dimissioni. Il malcontento dell’esponente del M5S era già nell’aria: potrebbe sostituirlo Nicola Morra.

Da alcune indiscrezioni, riferisce Il Corriere online, il ministro Fioramonti nella lettera “avrebbe spiegato che secondo lui bisognava rivedere l’IVA, anche lasciando l’aumento, per incassare i 2-3 miliardi che chiedeva per il suo ministero“. Interpretando la scelta di bloccare tale aumento come mancata “volontà di fare maggiore gettito, per questo ha ritenuto che le condizioni per portare andare avanti il suo compito siano venute meno.

Nella serata di ieri, 25 dicembre 2019, da alcune fonti di Palazzo Chigi c’è stata la conferma che la lettera di dimissioni è arrivata a Palazzo. Il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti esce così di scena, ma non in punta dei piedi. Da diversi giorni, voci di corridoio facevano pensare che il responsabile della scuola avrebbe lasciato il suo compito ad altri.

La scuola in questo Paese avrebbe bisogno di 24 miliardi. I 3 miliardi che io ho individuato, non sono la sufficienza“, ma rappresenterebbero soltanto “la linea di galleggiamento“, aveva affermato Fioramonti a Trieste, a metà dicembre. Ieri, a 48 ore dall’approvazione definitiva della legge di Bilancio con il voto di fiducia, Fioramonti ha dato le dimissioni.

Già circolano le prime voci su chi potrebbe andare a prendersi cura della scuola, lasciata senza un punto di riferimento nel governo. Tra tutti i nomi possibili per la sua sostituzione balza quello del senatore Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia. Non resta che attendere che il Presidente del Consiglio si esprima pubblicamente su chi potrebbe assumere l’interim del Miur al posto di Fioramonti. 

Scrive rainews.it che probabilmente Fioramonti lascerà “il M5S, per fondare un gruppo parlamentare autonomo, ‘filogovernativo'”, allo scopo di dare appoggio all’esecutivo, con l’intenzione di formare un nuovo soggetto politico: dalla sua parte ci sarebbero già una decina di deputati pentastellati.

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