Gli italiani vorrebbero Mario Draghi come presidente della Repubblica. Il suo nome spicca su tutti gli altri candidati. A dirlo è un sondaggio del Radar Swg, secondo cui la candidatura del premier sarebbe gradita sia dagli opposti schieramenti politici, sia dai cittadini che vorrebbero a capo del Quirinale un personaggio di spessore e, soprattutto, un personaggio super partes.
Mario Draghi è considerato preferibile per diverse ragioni. Innanzitutto, grazie al suo precedente incarico come presidente della Banca Centrale Europa, darebbe lustro all’Italia a livello internazionale. Inoltre, la sua lunga esperienza in campo economico farebbe di lui l’uomo ideale per gestire i 200 miliardi inviati dall’Europa. Infine, darebbe maggiori garanzie alle Borse, sempre attente a misurare l’affidabilità dei Paesi dell’Unione Europea in termini di Spread.
Gli altri nomi preferiti dagli italiani, invece, si equivalgono per una ragione o per l’altra. Al secondo posto del gradimento dei cittadini c’è infatti la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, seguita a ruota dal commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, altra figura di spessore internazionale.Al quarto posto c’è la presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati. Il resto è un’ammucchiata tutta partitica: Paola Severino, Silvio Berlusconi, Dario Franceschini, Pier Ferdinando Casini, Letizia Moratti e Giuliano Amato, separati da pochi numeri percentuali negli indici di gradimento.
Nomi non propriamente da spessore mondiale, se si esclude Silvio Berlusconi, che però non sembra particolarmente simpatico all’Europa, anche a causa del suo curriculum giudiziario, fatto di processi e condanne. E infatti, lo stesso sondaggio rivela quali siano le preferenze degli italiani se si va a guardare l’orientamento politico. A sopresa, per gli elettori della destra il nome preferito non è Silvio Berlusconi, bensì sempre Mario Draghi, che spopola pure tra gli elettori di sinistra.
Insomma, gli italiani, di destra e di sinistra, vorrebbero Draghi al Quirinale, lasciando però l’incognita di chi, eventualmente, potrebbe sostituirlo a Palazzo Chigi. Lo spettro sarebbe un ritorno alle elezioni, ma in un momento come questo, dove contagi e ricoveri causati dalla pandemia salgono, sarebbe una ipotesi non propriamente auspicabile.