Giuseppe Conte: "Non cadrò sul Mes ma ricostruirò l’Italia del post-virus"

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, non cadrà sul Mes, anzi inizierà la ricostruzione, dopo il virus, nel segno dell'Europa, guidata dal suo governo.

Giuseppe Conte: "Non cadrò sul Mes ma ricostruirò l’Italia del post-virus"

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che deve fare i conti con le spaccature tra le forze che lo sostengono, dovrà superare il prossimo ostacolo il 9 dicembre: nel corso della Conferenza sul futuro dell’Ue chiederà personalmente di riconsiderare in modo più radicale la struttura e la funzione del Mes. L’Italia, dice, potrà essere protagonista di una proposta innovativa che porti a superare la sua natura di mero accordo governativo.

Nonostante la lettera firmata da 17 senatori e 52 deputati del M5S, che conferma la posizione contraria al Meccanismo europeo di stabilità, Conte, in una lunga intervista a Repubblica afferma: “Siamo in guerra con il virus ma ora inizia la ricostruzione nel segno dell’Europa e sarà il mio governo a guidarla perchè non cadrò sul Mes”. 

Conte dice anche di non temere il voto del 9 dicembre, perchè non sarà sull’attivazione del Mes ma su alcune sue modifiche che, grazie anche al contributo dell’Italia, sono servite a migliorare un meccanismo già esistente dal 2012.

Il presidente del Consiglio è certo che continuerà a lavorare per attuare lo schema europeo di assicurazione dei depositi (EDIS), facendo in modo che lo sforzo comune che ha portato ad adottare il piano “Nex generation EU”, attraverso il meccanismo del debito comune europeo, possa anche in futuro costruire il naturale presidio contro i cicli recessivi che potranno investire l’Ue. 

Conte non teme il M5S

Bebbe Grillo, contro il Mes, sul suo blog, ha spiegato che sarebbe uno strumento non solo inadatto ma anche del tutto inutile per far fronte alle esigenze del nostro Paese in un momento così delicato. 

Ma Conte non è impressionato dalle fibrillazioni interne del M5S, attribuendo alcune di esse al dibattito interno che sta accompagnando la fase di rinnovo degli organi interni del Movimento, ribadendo di non vedere in esso pulsioni anti-Ue.

Quanto ai rapporto con Forza Italia, Conte assicura disponibilità al dialogo, escludendo un allargamento della maggioranza a Berlusconi nella nuova fase di ricostruzione del Paese. l presidente del Consiglio dice no al rimpasto del governo;una formula che dovrebbe essere esiliata dal lessico della nuova politica”.

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