Con un lungo comunicato pubblicato sui propri canali social, il Presidente del Consiglio annuncia la data della fase 2: “Prima della fine di questa settimana confido di comunicarvi questo piano e di illustrarvi i dettagli di questo articolato programma. Una previsione ragionevole è che lo applicheremo a partire dal prossimo 4 maggio”.
L’apertura anticipata è praticamente impossibile, poiché il Premier dichiara che fare una scelta del genere, nonostante l’insistenza delle imprese e delle attività commerciali di ripartire al più presto, potrebbe causare la risalita della curva del contagio in modo incontrollato e vanificherebbe tutti gli sforzi fatti fino ad oggi.
Fino al 3 maggio il Governo non è intenzionato ad abbassare la guardia: “Non possiamo affidarci a decisioni estemporanee pur di assecondare una parte dell’opinione pubblica o di soddisfare le richieste di alcune categorie produttive, di singole aziende o di specifiche Regioni”.
Secondo l’onorevole Conte bisogna riaprire sulla base di un programma che prenda in considerazione tutti i dettagli ed i dati, basato su una teoria seria e scientifica. L’obiettivo dell’esecutivo resta quello di non tralasciare alcun particolare, poiché questo allentamento può causare una risalita della curva dei contagi: “Dobbiamo essere preparati a contenere questa risalita ai minimi livelli, in modo che il rischio del contagio risulti “tollerabile” soprattutto in considerazione della recettività delle nostre strutture ospedaliere”.
Le possibili riaperture durante la fase 2
Secondo gli ultimi rumor non ufficiali, le aziende potrebbero ripartire compilando un modulo di autocertificazione: si tratta di una dichiarazione in cui garantiscono di stare rispettando le prescrizioni sulla dotazione dei dispositivi di sicurezza personale e le regole sulla sanificazione.
Riapriranno anche i negozi, ma in questo caso bisognerà calcolare la metratura del locale. Infatti, per ogni 40 metri quadri potranno stare al loro interno due dipendenti e un cliente. Per i trasporti invece vanno rispettate alcune regole: ci saranno solamente passeggeri seduti con posti alternati.
Al momento invece i bar, le pizzerie ed i ristoranti, trattandosi di luoghi ritenuti a rischio, non apriranno. Tuttavia, si sta lavorando per portare avanti il servizio take away, affiancato dalle consegne a domicilio. Le scuole resteranno chiuse fino a settembre, mentre concerti, eventi sportivi, cinema, discoteche, palestre e piscine saranno gli ultimi a riaprire.