Giuseppe Conte conferma la chiusura delle attività fino al 3 maggio: "Non possiamo vanificare gli sforzi sin qui fatti"

Il Premier Giuseppe Conte, con una diretta sui social, ha prorogato la chiusura delle attività. L'obbiettivo del Governo è quello riaprire, ovviamente con cautela, dal 3 maggio. E, infine, lancia un attacco a Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

Giuseppe Conte conferma la chiusura delle attività fino al 3 maggio: "Non possiamo vanificare gli sforzi sin qui fatti"

Il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte ha parlato in conferenza stampa alle 19:30. Inizialmente l’intervento era stato previsto per le 14:00 ma, a causa di alcune problematiche non del tutto chiarite, si è optato per rinviare le sue dichiarazioni di oltre cinque ore.

Oltre ad aver parlato del lockdown in Italia, confermando le indiscrezioni di una chiusura fino al 3 maggio, Giuseppe Conte annuncia la riapertura di alcune piccole attività, come le librerie, cartolibrerie ed i negozi dedicati ai vestiti per bambini e neonati, oltre che alcune altre attività produttive.

Le parole di Giuseppe Conte

“Proroghiamo le misure restrittive fino al 3 maggio, una decisione difficile ma necessaria di cui mi assumo tutte le responsabilità politiche”. Lo annuncia il Presidente del Consiglio che poi aggiunge: “Non possiamo vanificare gli sforzi sin qui fatti, si rischierebbe un aumento dei decessi e delle vittime.

Dopo le festività, quindi dal 14 aprile, inizieranno comunque a riaprire alcune attività, come quelle forestali, ma ovviamente solo nel caso in cui potranno garantire tutte le regole di sicurezza. Le riaperture saranno chirurgiche, limitate all’ambito di pochissimi codici Ateco legati alle filiere essenziali.

L’obbiettivo del Governo è però chiaro: “L’auspicio è che dopo il 3 maggio si possa ripartire con cautela, con gradualità, ma ripartire: dipenderà dal nostro comportamento. Dobbiamo compiere questo sforzo, rispettare le regole anche in questi giorni di festa e mantenere le distanze sociali.

L’onorevole svela che i lavori per la fase 2 sono già iniziati, e stanno già pensando al futuro per far ripartire il sistema produttivo attraverso un programma articolato e organico. Al capo di questa ricostruzione troviamo Vittorio Colao, amministratore delegato di “Vodafone” dal 2008 al 2018.

Infine Giuseppe Conte si è scagliato contro Giorgia Meloni e Matteo Salvini, dichiarando che il MES (Meccanismo europeo di stabilità) c’è già dal 2012, ma smentendo categoricamente che l’Eurogruppo abbia firmato qualcosa. Per questo motivo invita tutti a non far girare le menzogne, poiché potrebbero portare gravi danni nelle trattative.

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