Giovanni Toti e il tweet choc: "Gli anziani non sono indispensabili"

Il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti, ha ricevuto numerosi attacchi su Twitter per un messaggio scritto nei confronti delle persone più anziane.

Giovanni Toti e il tweet choc: "Gli anziani non sono indispensabili"

In queste ore Giovanni Toti, per un tweet sugli anziani, è entrato nell’occhio del ciclone. Il messaggio, ancora presente sul suo profilo, recita: “Per quanto ci addolori ogni singola vittima del #Covid19, dobbiamo tenere conto di questo dato: solo ieri tra i 25 decessi della #Liguria, 22 erano pazienti molto anziani. Persone per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese che vanno però tutelate”.

Il seguente messaggio è stato attaccato anche dalle forze politiche, come il Partito Democratico della Liguria in cui hanno diffuso un comunicato per definire il tweet di Giovanni Toti come una delle frasi più agghiaccianti sentite da molti anni a questa parte.

Il chiarimento di Giovanni Toti

Dopo le numerose critiche ricevute da Giovanni Toti (che in poche ore ha superato il migliaio di commenti e like) il presidente della regione Liguria ha voluto chiedere scusa, dichiarando che questo messaggio è stato estrapolato in maniera totalmente sbagliata dal suo social manager.

In una intervista fatta al sito del “Corriere” ha poi voluto andare nel dettaglio del suo tweet: “È un passaggio scritto in modo maldestro e mi dispiace se ha ferito qualcuno. Ma la sostanza è chiarissima. Non è piacevole chiedere sacrifici alla popolazione. Ma per il nostro presente e il nostro futuro, è più giusto adottare politiche che contengano il danno proteggendo i più fragili e più esposti, gli over 75 anni che rappresentano il 90% dei morti, o impedire che vadano a scuola, all’università, a lavoro persone giovani, sane, che spesso sono asintomatici o superano senza problemi la malattia?”. Secondo Giovanni Toti sacrificare gli anziani servirebbe soprattutto a salvare le attività chiuse dall’ultimo dpcm, come le palestre, i pub, le scuole e l’università.

Nonostante per molti la causa dei numerosi contagiati sarebbe stato l’apertura in estate, Toti dichiara che questa scelta è stata un toccasana per il nostro paese, dal momento che il Prodotto interno lordo (PIL) è salito del 13% e fare diversamente avrebbe causato solamente ulteriori problemi.

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