Giorgia Meloni è stata protagonista di un’intervista a “Porta A Porta”, dove ha sottolineato di essere favorevole alle idee di Orban e ha considerato ipocrita la posizione di Macron. Ha sottolineato che la creatura politica di Renzi non ha molte speranze e ha parlato di tatticismo che non convince più nessuno e lo considera un fatto positivo se l’ex segretario Dem crea problemi al governo.
Si è detta sicura che il governo non durerà molto tempo, ha auspicato la necessità di un gioco di squadra e ha parlato di persone che hanno un forte interesse. Nel governo ci sono cinque delegazioni e ha spiegato di vedere freddezza tra tutti in quanto vede un interesse dei singoli e si sta tornando alla Prima Repubblica.
Le dichiarazioni di Giorgia Meloni
La Meloni vorrebbe andare alla Terza Repubblica ed è per questo motivo che chiede l’elezione diretta del Presidente del Consiglio. La Meloni ha detto di essere disposta a pagare qualunque prezzo e, con l’elezione diretta del capo del governo, ha spiegato che ci sono ottime possibilità per il suo partito di esprimere il capo del governo.
Oggi funziona la credibilità delle persone ed è esterrefatta rispetto alla politica di queste settimane, e ha ricordato che in questa politica il valore della parola data non esiste. Ha criticato il Movimento Cinque Stelle che ha riportato in auge Renzi e lo stesso discorso vale per il PD. La Meloni ha ricordato di essere stata coerente in quanto non è andata al governo con il M5S e ha parlato con Luigi Di Maio, il quale ha chiesto di diventare premier per coinvolgere anche Fratelli D’Italia.
Ha spiegato che si deve riprendere la serietà attraverso queste parole: “Siamo l’unico partito che non ha mai aiutato la sinistra al governo”. Inoltre ha posto l’accento sull’accordo tra PD e M5S rispetto alle elezioni regionali in Umbria. Giorgia Meloni ha parlato di bluff del M5S e si ritorna al bipolarismo, in quanto ci sono PD e M5S e la destra dall’altra parte. Ha risposto alla domanda del giornalista Polito su Salvini e ha spiegato che il leader della Lega non riusciva a portare avanti delle politiche con il M5S che la pensava in maniera diversa. Ha sottolineato che sarebbe stato un errore pensare che il PD avrebbe lavorato per le elezioni.