Giorgia Meloni figura importante a livello europeo: "Sarà lei l’ago della bilancia"

I liberali sono in calo in Europa, e anche i Verdi potrebbero subire perdite. Gli elettori si stanno rivolgendo alle destre. Meloni potrebbe diventare l'ago della bilancia del nuovo assetto europeo.

Giorgia Meloni figura importante a livello europeo: "Sarà lei l’ago della bilancia"

La rottura con l’Alternativa per la Germania (AfD) apre nuovi scenari per la destra europea. Nonostante sia prematuro parlare di un gruppo unico, i contatti tra i conservatori dell’Alleanza dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR) e l’estrema destra di Identità e Democrazia (ID) sono continui. Un “gruppone” unico delle formazioni a destra del Partito Popolare Europeo (PPE) supererebbe con ogni probabilità il gruppo dei socialisti, aprendo la strada a un nuovo assetto politico europeo.

Giorgia Meloni e Marine Le Pen lo sanno bene e hanno iniziato a dialogare per superare i personalismi reciproci, con Matteo Salvini che sarà costretto ad accodarsi. Meloni aspira a sedersi “tra i grandi” della politica europea, mentre Le Pen ha la necessità di rifarsi un’immagine tra le cancellerie europee per arrivare all’Eliseo senza problemi con Bruxelles.

Le incognite sono molte: i partiti di destra sono divisi tra filo-russi e filo-ucraini, ma in Europa soffia un vento di destra e dividersi ora sarebbe controproducente. Il presidente francese Emmanuel Macron, dal canto suo, punta a sopravvivere politicamente proponendo l’ex presidente della BCE ed ex premier Mario Draghi.

I liberali soffrono in Germania, sono in netto calo in Francia e sotto il 10 per cento in Italia, mentre in Spagna, dopo la scomparsa di Ciudadanos, non esistono più. Con gli agricoltori inviperiti per le nuove regole che voleva introdurre l’olandese Frans Timmermans, è facile prevedere un calo dei Verdi in tutta Europa. Pare sempre più difficile che la tedesca Ursula von der Leyen ottenga la riconferma.

Le incognite sono molte, ma sembra che la “maggioranza Ursula” non riesca a reggere l’urto dei movimenti di destra. In questo contesto, Bruxelles dovrebbe porsi due interrogativi principali. Il primo riguarda l’atteggiamento del PPE nei confronti dei partiti alla sua destra. In Italia, Fratelli d’Italia dovrebbe confermarsi primo partito, in Francia i lepenisti dovrebbero diventare la prima forza politica, e il vento di destra continua a soffiare con diverse intensità anche in Portogallo, Spagna, Olanda e Austria.

Il secondo interrogativo riguarda i socialisti europei: perché, pur governando a Madrid e Berlino (e non solo), sembrano non riuscire a sfondare nel cuore degli europei? La svolta green rischia di mettere in ginocchio non solo gli agricoltori, ma anche la classe operaia, che da qui al 2035 dovrà comprare una nuova auto o ottemperare ai dettami della direttiva sulle case green, che costerà molto di più di un Superbonus. Per attuare queste riforme serve un consenso che i partiti della ‘maggioranza Ursula’ al momento non hanno.

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