Germania e Francia ammoniscono l’Italia: "Basta con i bonus e con le mance"

L'Europa teme che l'Italia possa spendere i soldi del Recovery Fund non per le riforme strutturali necessarie alla ripartenza del Paese, ma per coprire bonus e debiti pregressi

Germania e Francia ammoniscono l’Italia: "Basta con i bonus e con le mance"

Le difficoltà che il governo italiano sta incontrando sul fronte interno, lotta al Covid e crisi economica, sono aggravate dalle critiche esterne che l’Italia sta ricevendo da Francia e Germania in merito ai soldi del Recovery Fund. Duecento miliardi di euro che teoricamente dovrebbero servire per la ripresa ma che sembrano stiano per evaporarsi tra bonus e mance. 

Parigi e Berlino guardano con preoccupazione al piano di investimento del nostro esecutivo. Un piano che già aveva fatto discutere per i 17 miliardi previsti per la parità di genere contro i soli 9 miliardi per la sanità, proprio in un momento in cui la pandemia dilaga e gli ospedali italiani devono fronteggiare l’emergenza tra tagli del personale e risorse ridimensionate. 

Ora spuntano pure bonus e mance a impensierire Bruxelles. E con giusta ragione, visto che la manovra del governo è costellata di bonus di ogni genere: dall’acqua alla luce, dal giardino agli occhiali, dai ristoranti al cellulare. Un corollario di soldi distribuiti a destra e manca per tappare falle  che vanno a discapito di quelle riforme strutturali necessarie per risollevare l’Italia.

Bruxelles teme che l’Italia possa usare i soldi del Recovery per coprire debiti e sussidi pregressi. Una mossa che finirebbe solo per disperdere il denaro dell’Europa in mille rivoli di gestioni precedenti disastrose, quelle hanno portato il nostro Paese a essere una delle nazioni più indebitate del mondo. Un’eredità lasciataci dai governi craxiani dove le spese si moltiplicavano all’impazzata e il debito schizzava alle stelle.

Tra i tanti problemi che il governo deve fonteggiare, non ultimo la lotta delle fazioni interne all’esecutivo, Conte adesso deve guardarsi anche da Bruxelles. Che, con il passare dei giorni, inizia a dubitare sulle capacità del premier italiano di risollevare le sorti del Paese. Un dubbio che non è solo dell’Europa ma anche degli italiani, che devono fare i conti ogni con decreti anti-Covid illogici e schizofrenici. 

Continua a leggere su Fidelity News