Gentiloni s’accorda con Bergoglio sulla "massima dignità del lavoro"

Ha suscitato molto interesse l'intervento del Premier Gentiloni alla 48esima Settimana Sociale dei cattolici italiani, per la sua piena approvazione di quanto Papa Francesco aveva affermato nel videomessaggio in apertura dei lavori.

Gentiloni s’accorda con Bergoglio sulla "massima dignità del lavoro"

Dal 26 al 29 ottobre 2017, a Cagliari si è tenuta la 48esima Settimana Sociale dei cattolici italiani, tema di quest’anno: Il lavoro che vogliamo libero, creativo, partecipativo e solidale. Tra i vari relatori anche il premier Paolo Gentiloni, intervenuto nel pomeriggio di sabato 28 ottobre.

Nel suo intervento il Premier ha espresso il pieno accordo con quanto papa Francesco ha espresso nel suo videomessaggio: la logica del massimo ribasso per gli appalti pubblici va rifiutata e “sostituita con quella della massima dignità del lavoro”. Anche il nuovo codice degli appalti – ha affermato il premier Gentiloni – va in questa direzione, adottando “il criterio della convenienza economica” il codice ha inteso salvaguardare la tutela dei lavoratori.

Gentiloni, ricordando che le parole Papa Francesco: “il lavoro libero partecipativo e solidale” sono quelle che sostengono le varie discussioni della Settimana Sociale, ha precisato che il lavoro deve essere: “Libero dalle forme più atroci di sfruttamento dove non ci sia più spazio per la pratica odiosa del caporalato che vede coinvolti nel nostro paese 400 mila lavoratori, molti dei quali immigrati“. Il precariato non ha futuro e nemmeno diritti, e proprio per questi motivi è un’offesa, tra le più gravi, fatta all’uomo. Se poi il committente è lo Stato, diventa un’offesa ancora più grave.

Le parole del premier Gentiloni sono state giudicate, dal delegato della diocesi di Pesaro, Gianluigi Storti e dagli altri delegati provenienti da tutta Italia, vicine e attente alle proposte del mondo cattolico. Una giovane della diocesi di Teramo-Atri, Martina D’Ignazio, ha sottolineato le chiare somiglianze tra quanto il comitato scientifico aveva elaborato in quattro proposte e le parole di Gentiloni. Resta la speranza che dalle parole si passi alla concreta attualizzazione. Luca Taddei, rappresentante della diocesi di Velletri-Segni, ha aggiunto che non c’è una proposta che viene prima delle altre, ma vanno messe in atto tutte insieme per non cadere nel rischio di trattare “i problemi del mondo del lavoro in modo parziale”. Gentiloni: un intervento “coerente e sincero“, ha affermato Storti.

Il diritto a lavorare riguarda tutti, al di là della condizione fisica. Il delegato della diocesi di Iglesias, Arnaldo Scarpa, ha invece messo le mani avanti dicendo che “In Italia la crescita è inferiore a quella degli altri Paesi europei, serve adesso un impegno concreto per un’inversione di tendenza”.

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