Per ora si parla di “associazione politica”, e non di partito. Fatto sta che si tratta di una premessa di una nuova destra che Raffaele Fitto ha intenzione di creare, dopo la debacle delle comunali in Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta, dove le percentuali di Forza Italia si sono attestate attorno ad un misero 4%.
Secondo i ben informati, sarebbero pronti ad entrare nella nuova associazione ben 30 parlamentari di Forza Italia. Tale associazione si configurerebbe non come un superamento di Forza Italia, quanto piuttosto di un “ritorno ai valori fondanti del Popolo delle Libertà”, raccogliendo così tutti coloro i quali si specchiavano nelle idee del partito di quasi 10 anni fa. Le riunioni si terranno in questi giorni a Roma, e la nuova associazione avrà rappresentanti in tutte le regioni.
Come detto dallo stesso Raffaele Fitto in un’iniziativa per sostenere il candidato forzista in Puglia Francesco Schittulli, del resto, “Forza Italia non c’è più, e non lo dico io, lo dicono loro stessi che Forza Italia non c’è e non ci sarà più. E purtroppo lo dicono gli elettori che in massa l’hanno abbandonata e che oggi hanno lanciato un segnale chiaro. Le elezioni di Bolzano di Trento mi sembra che siano indicative: percentuali imbarazzanti”.
Le accuse alla gestione di Berlusconi, inoltre, non tardano ad arrivare: “Sono dati che testimoniano come il centrodestra non si possa rifondare con qualcuno che decide chi e come debba riunirsi, ma su programmi seri e sistemi che si richiamino veramente alle esperienze degli altri Paesi, a partire da quella dei repubblicani americani, che affidano agli elettori con le primarie la decisione su chi deve avere un ruolo o meno”.
Non è un caso, poi, che queste dichiarazioni arrivino nello stesso giorno in cui Berlusconi ha fatto capire di far visita alla Puglia, per dare un sostegno ad Adriana Poli Bortone, dopo che Schittulli ha fatto capire di essere un candidato fittiano, nella terra in cui Fitto ha la sua base elettorale.