Firmato il nuovo Dpcm di Natale: stop agli spostamenti anche tra regioni gialle

Il Governo ha varato le nuove regole anti Covid da rispettare in questo periodo di festa, il decreto sarà probabilmente valido fino ad oltre l'Epifania. Entro la giornata di oggi 3 dicembre il Premier Giuseppe Conte parlerà agli italiani.

Firmato il nuovo Dpcm di Natale: stop agli spostamenti anche tra regioni gialle

Il Governo italiano ha varato in queste ore il nuovo Dpcm anti-pandemia che prevede ulteriori restrizioni durante queste festività natalize che ci apprestiamo a vivere. L’Esecutivo, per parola dello stesso Premier, Giuseppe Conte, era stato già chiaro negli scorsi giorni, affermando che sarebbe stato un Natale diverso dagli altri.

Nonostante in questi ultimi giorni i nuovi casi di Covid-19 stiano diminuendo, il Governo preferisce mantenere la linea della prudenza. Per questo con il Dpcm che entrerà in vigore da domani 4 dicembre si conferma il coprifuoco dalle ore 22:00 e fino alle 6:00 del mattino, con l’assoluto divieto di uscire da casa se non per motivi strettamente necessari, come per andare a lavoro o per urgenze mediche.

Scuole superiori in presenza al 50% dal 7 gennaio

Le nuove regole, secondo quanto riferisce il quotidiano economico Il Sole 24 Ore, saranno valide probabilmente fino a dopo l’Epifania. Dal 7 gennaio comunque dovrebbe sbloccarsi qualcosa, e infatti gli studenti delle scuole superiori potranno rientrare in classe, ma solo nella misura del 50%. Con ciò Palazzo Chigi vuole evitare che si creino troppi assembramenti all’interno dei mezzi pubblici. I ragazzi che non potranno rientrare a scuola continueranno con la didattica a distanza. 

Il nuovo Dpcm ha stabilito anche altre regole per quando riguarda le attività di ristorazione. Alla fine si è deciso di aprire a pranzo i ristoranti in zona gialla nelle giornate del 25 e 26 dicembre e il primo dell’anno. I bar, sempre in zona gialla, potranno restare aperti dalle 5:00 del mattino e fino alle ore 18:00 con l’obbligo di servire i clienti al tavolo. Potranno sedersi insieme e distanziati solo quattro persone se appartenenti allo stesso nucleo famigliare. 

Stop al cenone di fine anno negli alberghi

Il Governo non ha lasciato al caso davvero nulla. L’Esecutivo, proprio in virtù della linea della prudenza adottata, ha deciso che nella notte tra il 31 dicembre e l’1 gennaio i ristoranti situati negli hotel dovranno chiudere i battenti. Secondo Il Sole 24 Ore la scelta, anche se dolorosa, è stata fatta perché in questa maniera la gente, che già aveva prenotato delle camere, avrebbe potuto aggirare i divieti di organizzare feste e cenoni. 

Per quanto riguarda la vita privata e le persone da invitare a casa non ci saranno obblighi e divieti, ma solo delle raccomandazioni. Il consiglio del Governo è quello di non invitare troppe persone in casa al fine di evitare assembramenti, ma non è stato inserito un numero minimo o massimo di partecipanti. In Valle D’Aosta il Consiglio regionale ha varato una legge contro i Dpcm che rivendica la propria autonomia rispetto ai poteri statali ed è quindi scontro con Palazzo Chigi sull’apertura delle piste da sci in montagna. Il Guardasigilli Alfonso Bonafede chiede, d’altro canto, di impugnare tale norma almeno in questa fase di emergenza sanitaria. Entro la giornata di oggi 3 dicembre, forse in serata, Giuseppe Conte parlerà agli italiani per illustrare le nuove misure.

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