Europee 2024: Elena Donazzan, candidata Fdl, come la pensa sui matrimoni misti

Il clima pre-elezioni europee si sta facendo infuocato anche grazie alle affermazioni di Elena Donazzan, candidata di Fdl, che ha espresso un parere riguardo i matrimoni misti e le probabili ripercussioni.

Europee 2024: Elena Donazzan, candidata Fdl, come la pensa sui matrimoni misti

Ormai manca davvero poco al voto e nelle giornate di sabato 8 e domenica 9 giugno gli italiani sono chiamati a votare decidendo il destino dell’Europa. A poche ore dal voto, si scatena una polemica dovuta alle affermazioni di Elena Donazzan, candidata per Fdl, che attualmente ricopre il ruolo di assessora regionale per il Veneto all’Istruzione e al Lavoro. Proprio una sua frase è oggetto di polemiche e sta facendo molto discutere. 

La candidata non sarebbe d’accordo sui matrimoni misti dal momento che, a suo avviso, la relazione coniugale tra una donna cattolica e un uomo di origini musulmane “anbdrebbe a favorire il terrorismo e quindi avere delle ripercussioni” considerando che il matrimonio è anche un “contratto sociale che dà molti diritti agli sposi”. 

 A suo dire, risulterebbe essere un problema molto serio dal momento che la nostra società può definirsi multietnica ma non multiculturale. Afferma che l’avvicinarsi di queste culture, quindi la presenza di persone di origine musulmana nelle nostre vite e nella nostra cultura è sicuramente uno svantaggio al punto che l’Italia si starebbe “scristianizzando”. 

Inutile dire che le sue affermazioni hanno lasciato degli strascischi, per lo meno in ambito politico. Secondo la deputata del Pd, Ouidad Bakkali, la competizione Vannaci-Fld sta generando dei veri e propri mostri. A suo dire, la Meloni dovrebbe prendere le distanze e adottare anche dei provvedimenti nei confronti di quanto appena espresso. Sono comportamenti e frasi che inneggiano all’antipatia verso l’altro come se si fosse tornati al Medioevo. 

Alle parole della Donazzan, non è rimasta indifferente neanche Italia Viva che, tramite le parole di Raffaella Paita, parla di indignazione. Secondo la Paita, non è possibile governare un Paese con questi propositi e dopo aver sentito questo tipo di affermazioni espresse. Si tratta di un vero e proprio pregiudizio riguardo anche la propria identità politica.

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