Elezioni: vittoria del Movimento 5 Stelle e clima di incertezza

Nella giornata di domenica 4 marzo, gli italiani erano chiamati alle urne per eleggere i membri del prossimo Parlamento: quasi la metà di loro ha scelto il Movimento 5 Stelle o la Lega Nord.

Elezioni: vittoria del Movimento 5 Stelle e clima di incertezza

Il Movimento 5 Stelle è stata la forza politica più votata nella partita elettorale italiana di domenica 4 marzo 2018, nella quale si è registrata un’affluenza del 73%: il partito fondato dal comico Beppe Grillo ha ottenuto il 31% dei voti, ma non ha comunque raggiunto una maggioranza per poter governare.

Se il M5S è stato il partito più votato, il centrodestra è risultato essere la prima coalizione del Paese. Senza dubbio però la sorpresa più clamorosa è arrivata dalla Lega, il partito di Matteo Salvini, che ha riscosso il 18,47% dei consensi e, con un sorpasso storico, ha superato Forza Italia, rimasta indietro di 4 punti percentuali.

Sulla stampa nazionale ed estera, “incertezza” e “instabilità” sono le parole più utilizzate per descrivere il panorama politico della terza potenza dell’Unione Europea all’indomani delle ultime elezioni. Quasi la metà degli italiani avrebbe espresso un voto di protesta contro l’establishment politico: quasi un lettore su due ha scelto M5S o Lega, due partiti considerati antisistema, euroscettici e con un duro programma sull’immigrazione. Inoltre, per la prima volta nella storia, la Lega si è convertita nella prima forza della destra italiana, situazione che potrebbe cambiare completamente gli equilibri all’interno del centro destra e darebbe alla Lega un potere fino ad ora sconosciuto.

Insomma, il vero risultato di queste elezioni sembra essere l’ingovernabilità: la matematica dimostra che nessun partito né coalizione ha i seggi necessari per formare un Governo e che, al contrario, per poter costituire un Esecutivo serviranno alleanze e patti con altre formazioni. Lo scenario che si prospettava ieri notte era decisamente complicato: da un lato Cinque Stelle avrebbe ottenuto una grande vittoria con oltre il 30% dei voti, confermandosi così il primo partito d’Italia; ma non avrebbe comunque la maggioranza sufficiente per poter mettere in piedi un Governo con le sue sole forze. La coalizione di centro destra che comprende tre formazioni, Forza Italia, Lega del Nord e Fratelli d’Italia, unendosi avrebbe ottenuto più voti del M5S, intorno al 37%, ma neppure il centro destra avrebbe i numeri sufficienti per avere la maggioranza in Parlamento e formare un Esecutivo.

Un risultato incerto, senza maggioranze chiare, che risveglia la paura del blocco istituzionale in una società nella quale, dalla proclamazione della Repubbica, si sono avvicendati 66 governi  dei quali solo sei hanno superato i due anni di durata.

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