Ecco come l’Europa pensa di costringere l’Italia a riaprire i porti. La proposta

Il Commissario Ue alle Migrazioni, Avramopuolos, lunedì incontrerà Conte e Salvini. La proposta è chiara: aiuti solo in cambio dell'apertura dei porti

Ecco come l’Europa pensa di costringere l’Italia a riaprire i porti. La proposta

Non è bastato l’impegno dell’Italia a ospitare 15 migranti sbarcati a Malta dalla nave ong Sea Watch; l’Europa vuole di più. Lunedì, infatti, Salvini e Conte incontreranno il Commissario europeo alla Migrazione, Avramopuolos, per discutere una gestione allargata del fenomeno senza fine dell’immigrazione in Europa.

Nell’occasione, Bruxelles offrirà all’Italia un aiuto concreto per accelerare le analisi delle domande di asilo e stabilire una linea per i rimpatri veloci. Inoltre, secondo il quotidiano La Stampa, Bruxelles chiederà all’Italia di rispettare il diritto internazionale e riaprire i porti ai migranti che vengono salvati in mare, in cambio di sostegni economici.

La trattativa

Nella trattativa, gioca un ruolo fondamentale il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, che si è detto preoccupato per il possibile ripetersi di nuovi casi Sea Watch. In altre parole, Junker teme che altri migranti arrivino in Europa incontrando il veto delle nazioni e ingaggiando altre estenuanti trattative e rimbalzi di responsabilità.

Il suo sfogo sottolinea quanto sia difficile trovare un punto fisso attorno a cui possa nascere un’intesa tra Stati Ue: “Se gli Stati dell’Unione avessero adottato tutte le proposte della Commissione sull’immigrazione, non saremmo nella situazione in cui ci troviamo ogni mese, ogni settimana, quasi ogni giorno“, ha dichiarato Junker.

L’Europa sta cercando un gruppo di 7-8 Stati disposti a dividersi i migranti ogni volta che questi fanno capolinea sulle coste del vecchio continente. Per il momento questo obiettivo sembra irrangiungibile, giacché la distribuzione dei migranti è su base volontaria e non obbligatoria, quindi facilmente rifiutabile dalle nazioni europee.

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