Draghi al Senato: "disegnare un percorso educativo" adeguato

L'occasione da non perdere è la domanda di "diplomati di istituti tecnici nell’area digitale e ambientale" (Draghi al Senato). La formazione deve riprendere in presenza anche distribuendo l'orario scolastico su diverse fasce orarie. I docenti vanno formati.

Draghi al Senato: "disegnare un percorso educativo" adeguato

Nel discorso che il presidente del Consiglio, Mario Draghi ha tenuto, ieri 17 febbraio 2021, al Senato, non poteva, di certo, mancare la scuola.  L’orario scolastico normale dovrà essere necessariamente ripristinato, ha detto il Premier. Ancora non è chiaro in che modo ma ha suggerito l’ipotesi di distribuirlo “su diverse fasce orarie“.

Le ore di didattica in presenza che lo scorso anno sono state perse, vanno recuperate, in particolare là dove la dad ha avuto maggiori difficoltà, in particolare nelle regioni del Mezzogiorno. Si tratterà di rivedere “il percorso scolastico annuale, allineando il calendario scolastico a quanto l’esperienza della pandemia suggerisce di mettere in atto. Il Premier ha poi sottolineato la necessità di un ritorno a scuola in sicurezza.

Il Presidente del Consiglio ha affermato che “È necessario investire in una transizione culturale a partire dal patrimonio identitario umanistico riconosciuto a livello internazionale“. Questa convinzione deve portare a “disegnare un percorso educativo” che metta insieme “standard qualitativi“, in una panoramica europea, con l’innesto “di nuove materie e metodologie“. E’ tempo di “coniugare le competenze scientifiche con quelle delle aree umanistiche e del multilinguismo”, ha detto Mario Draghi nel discorso al Senato.

Per stare al passo con quanto detto, il Premier ha suggerito la formazione del personale docente come una necessità. Le nuove generazioni sentono il bisogno di una offerta formativa diversa. Una attenzione particolare va data agli Istituti tecnici, c’è domanda di diplomati nell’area digitale e ambientale, Draghi ha dato un numero, “3 milioni, nel quinquennio 2019-23“. Poi ha ricordato quanto “Il Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza” ha assegnato agli ITIS, “1,5 md (…), 20 volte il finanziamento di un anno normale pre-pandemia” e la necessità di non sprecare le risorse. Anche la formazione universitaria dovrà tenere conto dei cambiamenti e delle nuove esigenze.

Quanto vissuto con la didattica a distanza lo scorso anno non dovrà essere dimenticato anzi a partire da questa esperienza – ha ricordato Draghi – si dovranno svilupparne le potenzialità. La didattica in presenza potrebbe utilizzare gli strumenti digitali che in questi mesi hanno portato avanti la dad.

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