Definitivo l’ok sulla costruzione del ponte sullo stretto

Dopo un lungo percorso che ha avuto inizio molti anni fa, è finalmente arrivata l’approvazione definitiva del decreto per la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina, un’opera infrastrutturale di estrema importanza per il nostro Paese.

Definitivo l’ok sulla costruzione del ponte sullo stretto

Il Senato ha dato il via libera definitivo al decreto sul ponte sullo Stretto di Messina, che è ora diventato legge. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato un documento di Faq per rispondere alle critiche e smentire le “fake news” relative all’opera. Il documento smonta diversi punti, come ad esempio la falsa credenza che il ponte non sarebbe resistente ai venti dello Stretto o che ostacolerebbe il transito delle grandi navi.

Esiste già un progetto definitivo e valido per la realizzazione del ponte, che è stato approvato nel 2011 dal Consiglio di Amministrazione della Società Stretto di Messina S.p.A. Il progetto costituisce il frutto finale di quarant’anni di studi e ricerca, che hanno coinvolto esperti di elevata qualificazione e rappresentanti degli Enti territoriali dell’area dello Stretto. La soluzione preferibile è quella del ponte sospeso a unica campata, un’opzione avanzata dal punto di vista ingegneristico e uno standard internazionale.

Il progetto tiene conto anche dei rischi sismici e del vento; il design aerodinamico del ponte, infatti, garantisce una stabilità uniforme e controllabile, grazie all’individuazione di soluzioni innovative già adoperate per la realizzazione di altri ponti sospesi nel mondo. Il progetto è ancora attuale e necessita solo di alcune modifiche per adeguarlo ai progressi scientifici e tecnologici. Il ponte ridurrà i tempi di transito nello stretto e diminuirà l’inquinamento, grazie alla diminuzione del traffico marittimo. Non farlo avrebbe un costo maggiore rispetto a farlo, mentre realizzarlo apporterà miglioramenti socio-economici ai territori interessati e sarà un valore aggiunto per tutto il Paese.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha fornito delle risposte alle Faq per smontare le “fake news” e fornire dei chiarimenti. Il ponte sullo Stretto sarà un’opera senza precedenti e una sfida europea, che contribuirà alla crescita e allo sviluppo del territorio. La bellezza del paesaggio non sarà deturpata dall’opera, al contrario, sarà un’attrazione turistica e culturale. Il Ministero ha assicurato che i lavori inizieranno entro l’estate del 2024. Il ponte sullo Stretto di Messina rappresenta un progetto ambizioso e innovativo, che contribuirà notevolmente allo sviluppo economico e sociale dell’Italia e dell’Europa.

L’opera, con la sua campata unica di 3330 metri, rappresenta una soluzione innovativa ed ecocompatibile per il significativo problema dell’insularità della Sicilia, che ha ripercussioni sia sulla qualità dei servizi offerti che sull’economia del territorio. Inoltre, il ponte rappresenterà un importante valore aggiunto per il Paese e per l’Europa, contribuendo alla realizzazione delle reti TEN-T e alla promozione di una mobilità sostenibile e intelligente. Il progetto garantirà la libera circolazione dei cittadini, delle merci e delle idee, favorendo la crescita economica, l’occupazione e la competitività dei territori interessati. Il ponte sullo Stretto rappresenta un’opera d’arte ingegneristica, che fa dell’armonia con l’ambiente e il paesaggio il suo principale obiettivo.

La soluzione del ponte a campata unica si integra perfettamente nel paesaggio, minimizzando l’impatto sulle flora e fauna marine. Il progetto intende valorizzare la bellezza naturale della zona, rendendola ancora più accessibile e fruibile per le comunità locali e i visitatori. Infine, l’opera rappresenta un importante sfida europea, in quanto parte delle reti transeuropee di trasporto. La Commissione europea ha già manifestato forte interesse e disponibilità a collaborare con l’Italia su questo progetto, contribuendo anche alla copertura dei costi dell’opera. Il ponte sullo Stretto di Messina segna quindi un momento storico per il futuro economico e sociale della Sicilia e dell’Italia intera, e rappresenta un esempio tangibile di solidarietà e cooperazione europea.

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