Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, continua la sua campagna contro il decreto legge di Salvini e ha ribadito, nel corso di una intervista ad Agora, che il porto di Napoli è aperto per un attracco della Sea Watch e della Sea Eye. Non solo. Lui stesso ha chiamato i comandanti delle due navi per dirgli di puntare la prua verso le coste partenopee.
De Magistris, quindi, sfida apertamente la linea di Salvini e ha preparato pure un piano per far sbarcare i migranti nel capoluogo partenopeo. In caso di avvicinamento delle Ong a Napoli, il primo cittadino manderà diverse imbarcazioni pronte a prestare soccorso. “Nella prima di queste imbarcazioni”, assicura, “ci sarò io con la fascia tricolore”.
Lo scontro tra De Magistris e Salvini si fa così sempre più acceso. E non solo tra Salvini e De Magistris, se il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha annunciato l’intenzione di rivolgersi alla Corte costituzionale per rendere nullo il decreto legge del governo. Anche se su di esso è apposta la firma del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Ma, intanto, le imbarcazioni delle due Ong restano a gironzolare al largo di Malta, senza che si intraveda una via d’uscita. La situazione a bordo delle navi, dicono i responsabili, si fa sempre più critica. “Stiamo razionando rigidamente le riserve di acqua”, ha segnalato la Ong Sea Eye, che ha a bordo 17 migranti.
La Valletta, intanto, continua a tenere il suo porto sbarrato. Intanto, nel governo gialloverde, il gelo aumenta, con Di Maio e Conte pronti ad aprire le porte, ma che urtano contro il veto di Salvini: “I porti restano chiusi. Non sarà certo qualche sindaco di sinistra a ostacolare il diritto alla sicurezza, all’ordine e alla legalità degli italiani“.
Dopodiché, il capo del Viminale ha lanciato pure una stoccata a De Magistris, invitandolo a occuparsi dei problemi di Napoli, dalla criminalità alla disoccupazione, passando per l’inquinamento ambientale, piuttosto che preoccuparsi di andare incontro a dei clandestini solo per lucrare sui finanziamenti dello Stato.