Ddl Zan, Salvini attacca M5S e PD: "Usano gay, lesbiche e trans. Io li vorrei proteggere"

Il leader leghista accusa il Movimento Cinque Stelle ed il Partito Democratico di 'strumentalizzare' la legge Zan e ribadisce la disponibilità della Lega per approvare una legge che punisca le discriminazioni di religione, razza ed altro.

Ddl Zan, Salvini attacca M5S e PD: "Usano gay, lesbiche e trans. Io li vorrei proteggere"

Matteo Salvini continua a dire no al Ddl Zan, ma si dichiara favorevole per l’approvazione di una legge che vada a tutelare i diritti di chi viene discriminato in virtù delle identià di genere, della razza e del credo religioso. Il leader leghista attacca quindi Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico, accusandoli di utilizzare gay, lesbiche e trans. 

Siamo disponibili a votare anche domani una proposta di legge che aumenta le pene per chi aggredisce e discrimina sulla base della vita sessuale, della religione e della razza” ha dichiarato il leader leghista nel corso di un intervento a RTL 102.5. L’ex ministro dell’Interno ha ribadito che gli scogli che impediscono alla Lega di votare il progetto riguardano l’ideologia di gender a scuola e i reati di opinione

Salvini insiste nel dire che il ddl contro l’omotrasnfobia possa in qualche modo limitare la libertà di ogni cittadino di poter manifestare la propria opinione. Ma non è tutto. In aggiunta a queste dichiarazioni, il leader politico ha riservato delle parole non proprio carine nei conronti di M5S e PD. 

Se preferiscono continuare con l’ideologia nonostante l’appello del Papa non fanno un buon servizio a gay, trans e lesbiche, anzi li utilizzano” ha tuonato Salvini che poi ha aggiunto che le sue intenzioni non sono quelle di utilizzare qualcuno, piuttosto proteggerlo. Insomma per il segretario della Lega è impensabile introdurre un nuovo reato per chi è contro l’utero in affitto. 

Durante il suo intervento nel programma radiofonico, Salvini ha poi chiarito che al momento, più che pensare alla costituzione di un partito unico di centrodestro (voluto da Berlusconi) sarebbe meglio parlare con una voce e votare in Parlamento allo stesso modo. Sul decadimento dell’obbligo della mascherina all’aperto, il politico ha raccontato un piccolo aneddoto. 

Si trovava a mezzanotte con amici in giro per Milano e si sono fermati perché è un decisivo passo avanti da un punto di vista morale, sociale ed economico. Il segretario della Lega ha poi detto la sua anche sul reddito di cittadinanza cavalcando l’onda dei tanti imprenditori che hanno denunciato pubblicamente di non trovare personale da assumenre, perché in tanti preferiscono stare a casa e utilizzare i 600 euro del reddito di cittadinanza. 

Continua a leggere su Fidelity News