Crisi di Governo, Giuseppe Conte cerca la fiducia del Senato

Il ricordo di Emanuele Macaluso, mancato oggi, ha aperto il discorso di Giuseppe Conte al Senato. Rifacendosi alla fiducia di inizio mandato ha raccontato il percorso fatto e la necessità di una politica sana, per i cittadini.

Crisi di Governo, Giuseppe Conte cerca la fiducia del Senato

Alle 9.44 di questa mattina, 19 gennaio 2021, il premier Giuseppe Conte ha cominciato a leggere, a palazzo Madama, il suo discorso, simile a quello presentato ieri ai deputati. Ad ascoltarlo, c’erano i senatori che devono decidere – almeno in 155 – se dargli ancora fiducia. Ieri ce l’ha fatta appena, solo sei voti in più di quelli necessari. In tutto 321 deputati hanno votato sì.

Due senatori, Pier Ferdinando CasiniMario Monti, hanno già detto che voteranno la fiducia. Nel pomeriggio ci sarà il dibattito parlamentare, probabilmente verso le 17.30 ci sarà la replica del Premier. Seguiranno “le dichiarazioni di voto e la “chiama” dei senatori per la votazione” si legge in repubblica.it. Solo verso le 20.30 si potrà conoscere il risultato finale della fiducia.

Il discorso di Conte

All’apertura del discorso, Giuseppe Conte ha ricordato Emanuele Macaluso: “un grande protagonista della vita politica e culturale italiana“. Quindi riseguendo il canovaccio del giorno precedente, Conte ha fatto appello ai volenterosi che tengono a cuore le sorti dell’Italia.

Nulla si è perso per strada, sembra dire il Premier richiamando il “progetto di Paese” in 29 punti” programmatici da lui presentati all’inizio della sua esperienza di governo, ricordandone la visione e la spinta ideale ha dichiarato che fu “un chiaro investimento di fiducia“.

Con il dito puntato sulla pandemia Giuseppe Conte ha parlato di “un uragano” che “sta sconvolgendo il nostro destino collettivo” cui anche la politica ha dovuto ripensarsi mettendo insieme “scienza e tecnica per rispondere a emergenza e crisi economica“. La sua maggioranza, anche in questa situazione “è riuscita a dimostrare grande responsabilità” ha fatto osservare il Premier.

Conte ha raccontato la crisi e la difficoltà a governare paragonando il tutto a un campo in cui c’è chi “dissemina mine nella maggioranza“, chi “accusa di immobilismo e di correre troppo, di non decidere e di decidere troppo“.

Nel discorso ai Senatori ha riferito che gli appalti riferiti al decreto Semplificazionisono cresciuti per un totale di 3,3 miliardi” ed è pronta la lista dei commissari. E’ necessario, sottolinea il premier, continuare il percorso del Recovery plan, secondo le indicazioni del Parlamento. 

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