Crisi di Governo, Conte alla Camera sulla fine della pandemia: "Nulla sarà come prima"

Il Premier si è presentato dinanzi alla Camera per la parlamentarizzazione della crisi di Governo. Giuseppe Conte ha affermato che non si possono offrire risposte mediocri al Paese e che non c'era bisogno di aprire una crisi in questo momento.

Crisi di Governo, Conte alla Camera sulla fine della pandemia: "Nulla sarà come prima"

Dopo la pandemia provocata dal coronavirus Sars-CoV-2 “nulla sarà come prima”. Ad affermarlo dinanzi alla Camera un preoccupato Giuseppe Conte, che questa mattina 18 gennaio è intervenuto per parlamentizzare la crisi di Governo aperta la scorsa settimana con le dimissione dei due ministri di Italia Viva, Teresa Bellanova ed Elena Bonetti.

“Confesso di avvertire un certo disagio nel trovarmi qui non per annunciare misure di sostegno per i cittadini ma per spiegare una crisi in cui, io stesso, non ravviso alcun possibile fondamento” – queste sono le parole di un deluso Conte, che esprimono tutto il suo disappunto per quello che sta succedendo. 

Il Premier ha ricordato che quella che stiamo affrontando contro la pandemia è una sfida senza precedenti, e che c’è bisogno di tutte le forze politiche per poter far sì che si trovino tutte le soluzioni migliori per aiutare i cittadini. Conte ha ricordato anche le numerose critiche che da più parti, in ispecie dall’opposizione, gli sono piovute durante questi mesi di emergenza sanitaria. Il Presidente del Consiglio ha ricordato che il Governo ha agito, e sta agendo a tutt’oggi, per proteggere la salute degli italiani e la stessa economia italiana. 

Senza tutela della salute non c’è economia

E il Premier è tornato anche su un concetto chiave, ovvero che senza la tutela della salute pubblica non si può tutelare l’economia. Conte ha detto che il periodo che stiamo vivendo è molto difficile, ma lui stesso spera che il Paese possa uscire presto da questa situazione e riprendere a crescere. Affrontando il discorso alla Camera, il Premier si è detto fiducioso nel comportamento che avranno in Aula i parlamentari nel votare la fiducia al suo Esecutivo. I voti di fiducia nei confronti del Premier, secondo quanto fanno sapere alcune indiscrezioni giornalistiche, non dovrebbero mancare. 

Tra l’altro anche numerose forze politiche hanno già espresso il loro pieno consenso nel votare a favore del Premier. A votare la fiducia saranno anche due deputati di Italia Viva, ovvero Michela Rostan e Vito De Filippo: quest’ultimo ha fatto sapere che abbandonerà il partito di Matteo Renzi per passsare al Pd. A questo gruppetto di “costruttori”, secondo quanto fa sapere la testata giornalistica Open, si dovrebbero aggiungere tra i 18 e 21 voti provenienti dal Gruppo Misto.

Seppur restano alcune incognite dell’ultimo minuto, Conte dovrebbe ottenere intorno ai 320 voti e quindi incassare la fiducia della maggior parte dei parlamentari. Alcuni leader dell’opposizione, come Giorgia Meloni di Fratelli D’Italia, hanno dichiarato che non voteranno la fiducia a Conte, in quanto, a loro dire, l’Esecutivo presieduto dal Premier pugliese non ha gestito ottimanente la sfida della pandemia a livello sociale ed economico. 

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