Crisi demografica e calo delle nascite, Cottarelli: "Chi fa figli vada in pensione prima"

Stanno suscitando polemiche le parole dell'ex commissario per la revisione della spesa pubblica il quale ha lanciato una proposta per contrastare la crisi demografica. Con meno nati, secondo Cottarelli, in futuro ci saranno meno lavoratori.

Crisi demografica e calo delle nascite, Cottarelli: "Chi fa figli vada in pensione prima"

Carlo Cottarelli, ex commissario per la revisione della spesa pubblica, nelle scorse ore ha lanciato una proposta per combattere la crisi demografica che sta colpendo il nostro Paese. In sostanza, il pensiero di Cottarelli è semplice: chi fa figli potrebbe andare in pensione prima. Lo ha spiegato lui stesso tramite un post su Twitter in cui ha commentato il recente calo delle nascite. Basti pensare che il 2021 si chiuderà, in Italia, con meno di 400.000 nascite

Soltanto nel 1964 se ne erano registrate 4 volte tante, ovvero 1,5 milioni. Cottarelli ha spiegato che con meno nati, in futuro ci saranno meno lavoratori, costringendo quindi i più anziani ad andare in pensione molto tardi. Il meccanismo, secondo l’ex commissario, sarebbe il modo migliore per spingere i giovani italiani a fare figli. Ma l’idea di Cottarelli sarebbe comunque molto difficile da attuale nella pratica, vista anche la crisi economica subentrata con la pandemia

Presidente Istat: “Paura e incertezza”

Sulla vicenda del calo delle nascite è intervenuto anche il presidente dell’Istat, Gian Carlo Blanciardo, il quale pensa che l’attuale calo delle nascite sia dovuto anche al lockdown. Per il presidente in questo periodo regnano incertezza e paura, così come accade sempre dopo terribili eventi, come ad esempio l’esplosione della centrale di Chernobyl.

Cottarelli, tra i più noti economisti italiani, nel 2018 fu incaricato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di formare un governo di unità nazionale ma poi dovette restituire il mandato in quanto non riuscì a trovare una maggioranza. Le sue dichiarazioni sulle nascite hanno prodotto anche alcune polemiche. 

A pesare sul calo delle nascite sono comunque anche i salari, che nel nostro Paese, nel giro di 30 anni, sono calati del 2,9%, ciò a dispetto di quanto accade in Francia dove sono aumentati del 30%. In Spagna il governo ha recentemente aumentato il salario minimo che ammonta a circa 965 euro al mese, mentre nel nostro Paese, come ricorda Elena Marisol in un articolo apparso sul quotidiano Domani, si sta discutendo se istituire o meno tale misura. 

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