Covid-19, verso nuovo Dpcm: Mario Draghi punta ad ulteriore stop sulle riaperture

Non ci sarebbero le condizioni per poter aprire in sicurezza bar e ristoranti la sera, preoccupa lo sviluppo della variante inglese, che a metà marzo potrebbe diventare quella dominante. Draghi ha chiesto anche a Salvini di abbassare i toni.

Covid-19, verso nuovo Dpcm: Mario Draghi punta ad ulteriore stop sulle riaperture

La pandemia provocata dal coronavirus Sars-Cov-2 continua a colpire in maniera seria il nostro Paese, e per questo, da più parti, si chiede un ulteriore stretta per arginare la terza ondata, che a breve potrebbe colpire il nostro Paese. Il Premier Mario Draghi, nella giornata di ieri 23 febbraio, ha avuto un incontro con gli esperti del Cts, ovvero Agostino Miozzo, Franco Locatelli e Silvio Brusaferro.

Nel corso dell’incontro sarebbe emersa la volontà dell’Esecutivo e dello stesso Presidente del Consiglio di mantenere la linea del rigore. Per cui è molto probabile che dal 5 marzo non ci sarà nessuna riapertura serale di bar e ristoranti, così come dovrebbero essere confermate le misure attualmente in vigore, come il coprifuoco. 

Inoltre Draghi vorrebbe agire non con i Dpcm, come fatto spesso da Giuseppe Conte, ma con degli appositi decreti legge, superando di fatto il suo predecessore. Il nuovo Premier, inoltre, vorrebbe coinvolgere nelle scelte anche il Parlamento. I tempi comunque stringono, e per questo il prossimo provvedimento potrebbe essere preso sempre con un Dpcm, mentre quello successivo potrebbe essere già varato con un apposito decreto legge. 

Preoccupa la variante inglese

A preoccupare gli esperti e il Governo è lo sviluppo della cosiddetta variante inglese, che a detta di molti virologi potrebbe diventare quella dominante nel giro di qualche settimana, intorno alla metà di marzo. Per questo le settimane a venire saranno fondamentali per la lotta alla pandemia in Italia, che mostra numeri più alti rispetto ad altri paesi dell’Europa continentale. Sembra comunque escluso, almeno per ora, che Draghi ricorra a misure più dure, come il lockdown totale

Anche nel prossimo provvedimento sarà confermato il sistema a fasce, forse con qualche revisione. Ad esempio in zona rossa dovrebbe cadere la deroga che consente la visita a parenti e amici una sola volta al giorno, mentre ciò resterebbe consentito in zona arancione e gialla, dove le restrizioni sono minori. “Noi siamo prudenti, ma non abbiamo descritto una situazione di catastrofe imminente” – così ha speigato Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico. 

Lo stesso Ministro della Salute, Roberto Speranza, invita tutti alla cautela, affermando che non è ancora il momento di allentare le restrizioni. Bisogna avere ancora massima cautela. Da Palazzo Chigi fanno sapere che il Premier Draghi ha avuo un colloquio con il leader della Lega, Matteo Salvini, al quale è stato chiesto di abbassare i toni delle polemiche e di fare meno richieste a mezzo stampa. 

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