Covid-19, Roberto Speranza: "Il vaccino è uno strumento di libertà"

Lo ha detto il Ministro della Salute in una intervista per il Corriere della Sera. Sull'obbligo vaccinale per il momento non c'è una decisione definitiva, ma potrebbe essere uno strumento da utilizzare in futuro. Allo studio l'estensione del Green Pass.

Covid-19, Roberto Speranza: "Il vaccino è uno strumento di libertà"

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, nelle scorse ore ha rilasciato una intervista al Corriere della Sera, in cui ha parlato dell’andamento della pandemia di Covid-19 nel nostro Paese e spiegato come sta andando la campagna vaccinale. Secondo il ministro, sono i ragazzi che stanno dando un ottimo esempio. “I ragazzi stanno dando una lezione a tutti, hanno capito meglio degli altri che il vaccino è uno strumento di libertà. Il Paese è in profonda sintonia con le scelte del governo” – così ha detto Speranza durante la sua intervista. 

Il numero uno della sanità italiana ha spiegato inoltre che il Covid-19 circola ancora in maniera molto intensa, per questo è necessario ancora rispettare le regole anti pandemia e sottoporre a vaccinazione quanta più gente possibile in un lasso di tempo relativamente breve. Le dosi ci sono a sufficienza. Proprio oggi Speranza ha presieduto il G20 dei ministri della Salute. Il capo del dicastero della Sanità non esclude nuove restrizioni o chiusure semmai la campagna vaccinale non dovesse andare come previsto. 

Speranza: “Vaccini salvano la vita”

 “In pandemia la coperta rischia di essere corta, o la tiriamo con forza dalla parte dei vaccini o dovremo immaginare nuove chiusure” – così ha detto Roberto Speranza ai giornalisti del Corriere. Per quanto riguarda l’obbligo vaccinale, il ministro ha dichiarato che per il momento questo vige soltanto per i sanitari. 

“Siamo stati i primi sull’obbligo per i sanitari e poi la Francia e numerosi altri Paesi ci hanno seguito. L’obbligo non è una scelta già determinata e certa, ma uno strumento che abbiamo e se necessario andrà attuato senza paura” – così ha spiegato Speranza, facendo quindi intendere che l’Italia, se necessario, potrebbe adottare l’obbligo vaccinale. Per il ministro questo si potrebbe fare anche senza che l’Ema dia l’autorizzazione, visto che i vaccini si sono rivelati sicuri.

“Il passaggio dell’Ema renderebbe tutto più facile” – così ha precisato Speranza. Tra l’altro pare che la stessa agenzia europea del farmaco sia disposta a dare l’ok ad un eventuale obbligo vaccinale soltanto nel 2023, secondo quanto riportato nelle scorse in un articolo apparso su Il Giornale. In settimana dovrebbe essere varato un nuovo provvedimento che allargherà l’utilizzo obbligatorio del Green Pass per i lavoratori della pubblica amministrazione. Resta da sciogliere anche il nodo sull’obbligo di avere con sè la certificazione per entrare nei mezzi pubblici del trasporto locale. Per quanto riguarda la terza dose, poi, si partirà dalle persone molto anziane e immunodepresse. 

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