Il Governo presieduto da Mario Draghi in queste ore sta ultimando l’elenco delle attività dove dal primo febbraio sarà consentito accedere soltanto con il Super Green Pass o con il pass “base”. Già da ieri 20 gennaio i titolari delle attività come barbieri e parrucchieri sono obbligati a chiedere ai loro clienti il pass vaccinale o quello ottenuto con tampone negativo. La pandemia in Italia sembra stia rallentando in questi giorni, ma la prudenza rimane ormai d’obbligo.
Dall’1 febbraio senza pass “base” non si potrà accedere neanche negli uffici postali o dal tabacchino. Per le poste pare stia arrivando anche una piccola deroga: si potrà accedere senza Green Pass solo per riscuotere “pensioni o emolumenti non soggetti ad obbligo di accredito”. Dall’inizio di febbraio la durata del Super Green Pass passerà da 9 a 6 mesi. Per quanto riguarda le farmacie o i negozi che vendono prodotti per la salute, come gli ottici, le cose rimaranno così come sono, ovvero non ci sarà l’obbligo di presentare il Green Pass. Senza certificazione verde (anche “base”) non potranno inoltre acquistarsi beni considerati non di prima necessità, come ad esempio l’abbigliamento.
Cambiano ancora i colori delle regioni
La pandemia sta mettendo a dura prova i sistemi sanitari di diverse regioni italiane, per questo da lunedì prossimo altre 4 regioni andranno in zona arancione. Si tratta di Piemonte, Friuli Venezia-Giulia, Abruzzo e Sicilia, che si aggiungeranno alla Valle D’Aosta, che sta rischiando seriamente di passare in zona rossa, ovvero al lockdown.
Tra l’altro la zona arancione stringe ancor di più le opportunità di spostamento per i non vaccinati, che non potranno recarsi in un comune diverso dal proprio se non per motivi di necessità, come salute o per lavoro. Dal primo febbraio termineranno i divieti introdotti durante le festività di Natale, per cui in zona bianca non sarà necessaria sempre la mascherina all’aperto e sarà nuovamente possibile organizzare feste.
In zona bianca dall’1 febbraio riapriranno anche le discoteche. I divieti per queste attività valgono infatti fino al 31 gennaio, salvo ulteriori proroghe che al momento non ci sono state. Anche in zona arancione la capienza dei mezzi pubblici resta ferma all’80%. La situazione epidemiologica viene tenuta sotto stretto controllo.