I no-vax che proprio non intendono sottoporsi al siero anti Covid potrebbero perdere il Reddito di Cittadinanza. Questa è l’indiscrezione che emerge in queste ore su alcuni quotidiani nazionali, e che sta preoccupando, e non poco, chi usufruisce di questa misura. Dobbiamo precisare che il Governo non ha emanato una norma in questo senso, per cui non è detto che chi non è vaccinato non possa usufruire del Reddito di Cittadinanza. Ma i problemi per i no-vax che percepiscono il Reddito potrebbero presentarsi proprio a causa dell’introduzione del Green Pass “base” per poter accedere nei pubblici uffici.
Tra questi potrebbero appunto rientrare anche i Centri per l’Impiego, lì dove anche i percettori della misura del Rdc si recano per poter presentarsi ai colloqui di lavoro. Ovviamente basterà anche un tampone negativo per poter accedere agli uffici pubblici, così come anche in poste e banche, ma è chiaro che tra i no-vax ci sono degli irriducibili che non vogliono neanche sottoporsi al tampone per la verifica della eventuale positività al Sars-CoV-2.
Chi rischia
Bisogna ricordare che proprio il Governo presieduto da Mario Draghi ha effettuato una riforma del Reddito di Cittadinanza, stringendo il cerchio sui furbetti. Molte persone, infatti, si è scoperto che percepivano il denaro in questione senza che ne avessero bisogno. Chi percepisce la misura e rientra nei limiti di età previsti per svolgere attività lavorativa, oggi ha l’obbligo di sostenere dei colloqui di lavoro.
Al terzo rifiuto la misura viene sospesa. E proprio ai colloqui a breve dovrebbe essere richiesto il Green Pass “base”. Chi non avrà la certificazione in questione non potrà accedere agli uffici dei Centri per l’Impiego, con il conseguenze rischio di perdere del tutto la misura in favore dei meno abbienti.
Questa regola però non vale per tutti i beneficiari del Rdc. Nel sito del Governo è spiegato infatti che “sono esclusi invece i beneficiari della Pensione di cittadinanza, i beneficiari del Reddito di cittadinanza pensionati o comunque di età pari o superiore a 65 anni, nonché i componenti con disabilità (fatta salva la possibilità per i componenti del nucleo familiare disabili di richiedere la volontaria adesione a un percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale)”. Può essere esonerato dalla perdita del Reddito anche chi frequenta corsi di formazione, chi pur lavorando ha un basso reddito e chi ha componenti del gruppo famigliare da assistere con gravi disabilità.