Corte dei Conti indaga su Salvini: aperto un fascicolo sui numerosi voli di Stato del ministro

A seguito dell'inchiesta di Repubblica, la Corte dei Conti ha aperto un fascicolo su Matteo Salvini. Si indaga per fare chiarezza sui voli di Stato effettuati con aerei della Polizia.

Corte dei Conti indaga su Salvini: aperto un fascicolo sui numerosi voli di Stato del ministro

Nessun abuso, nessuna irregolarità, nessun volo di Stato o della Polizia per fare comizi ma sempre per impegni istituzionali”, così ha commentato il ministro dell’Interno Matteo Salvini il fascicolo aperto dalla procura contabile della Corte dei Conti del Lazio, guidata da Andrea Lupi, per fare chiarezza su quanto affermato da Repubblica nei giorni scorsi.

Il giornale ha infatti riportato i numerosi viaggi compiuti dal leader della Lega per le iniziative elettorali che lo stanno tenendo occupato in quest’ultimo periodo nelle piazze italiane, e che sembrerebbero essere stati fatti con mezzi della polizia ed in alcuni casi dei vigili del fuoco.

Sfido chiunque a dimostrare il contrario“, continua ad affermare Salvini, che non si è dimostrato preoccupato per il fascicolo aperto in procura e che, anzi, risponde ad un’altra accusa mossa dallo stesso giornale che lo ha definito “il ministro latitante“, dopo aver ricostruito i suoi spostamenti da inizio anno, contando solo 12 giornate trascorse da Matteo Salvini al Viminale. Il leader della Lega ha risposto a queste accuse affermando di non voler essere il solito ministro sigillato in ufficio a vedere Sky, e che non vede quale sia il problema della sua presenza fuori dal Viminale nel momento in cui risolve in ugual modo i problemi dell’Italia. “Ora vado al Viminale e mi faccio un foto“, conclude in modo ironico il ministro Salvini, rivolgendosi ancora ai giornalisti di Repubblica.

Il “fascicolo esplorativo” e i commenti dei colleghi

Per il momento, il fascicolo aperto dalla procura della Corte dei Conti ha solo un carattere esplorativo, aperto per fare chiarezza sull’inchiesta fatta da Repubblica. Non è la prima volta che si indaga sui voli di Stato presi dai ministri. Anche nel 2015 l’ex premier Matteo Renzi è stato indagato per un volo fatto a Courmayeur con la famiglia, su esposto del Movimento 5 Stelle, con un procedimento successivamente archiviato.

Sulla questione è intervenuto tramite un post su Facebook il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, che ha espresso la sua disapprovazione sui numerosi comizi fatti dal ministro Salvini apparentemente raggiunti tramite aerei pagati dagli italiani. Attacca anche la senatrice del Pd, Simona Flavia Malpezzi, definendo Matteo Salvini come un “ministro dell’Interno fantasma”, che usa il suo ruolo di governo per farsi campagna elettorale e che si sposta con aerei della polizia da 5 mila euro per i suoi comizi, definendo la situazione come una vergogna.

Parole di appoggio arrivano da un comunicato ufficiale del Movimento 5 Stelle, sicuri che il ministro dell’Interno Salvini farà presto chiarezza sulla situazione. Anche Luigi Di Maio ha detto la sua, convinto che gli spostamenti del collega Salvini siano stati tutti in regola, ma volendo precisare anche che lui non ha mai fatto uso di voli di Stato, preferendo le linee pubbliche per poter così rimanere in contatto con i cittadini.

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