Sono arrivate le dichiarazioni del leader della Lega Matteo Salvini che si è espresso in merito alla situazione economica catastrofica, conseguente al problema del Coronavirus. L’ex ministro dell’Interno ha voluto lanciare una frecciatina al presidente del Consiglio dei Ministri, attraverso queste dichiarazioni: “Venti milioni di euro servono forse a una parte della popolazione di Codogno”.
Allo stesso tempo ha precisato che, dalle stime fatte dalla Lega, ci dovrebbero volere dieci miliardi di sostegno alle famiglie e alle imprese. Inoltre, è voluto ritornare sulle critiche fatte dal premier che ha parlato di errori nei protocolli riferendosi all’ospedale di Codogno. Questa è stata la risposta del leader leghista che, senza mezzi termini, ha detto: “Qualcuno in maniera sgradevole indica operatori, medici, infermieri, come responsabili”.
Il decalogo allestito dalla Lega
Salvini ha voluto elogiare il lavoro dei medici, operatori e infermieri che si stanno impegnando al massimo delle possibilità per quanto riguarda il fronte sanitario. Queste le parole: “Stiamo lavorando suil fronte sanitario con sindaci, medici sul territorio, operatori e infermieri che stanno facendo un grande lavoro”.
L’ex vice presidente del Consiglio dei Ministri ha continuato dicendo che la Lega ha fatto un decalogo da mettere a disposizione del governo: “Nonostante l’atteggiamento sgradevole di qualcuno che cerca nemici in casa altrui”. Il leghista ha precisato che si tratta di un momento difficile nel quale la popolazione chiede delle proposte alla Lega.
Salvini ha fatto notare la speranza che vengano accolte le richieste del suo partito, attraverso anche una battuta: “Speriamo che il governo non metta in quarantena le proposte della Lega, siccome vengono da noi”. Il segretario della Lega ha colto l’occasione anche per rispondere a Giuseppe Conte che aveva detto di non aver ricevuto risposta da Salvini. Questa la risposta di Matteo Salvini: “Il presidente del consiglio, se volesse chiamare un senatore, avrebbe la facoltà di farlo”.