Coronavirus, le parole di Conte: "Dal 25 maggio riaprono le palestre, dal 15 giugno cinema e teatri"

Nel corso della conferenza stampa di sabato 16 maggio, il Presidente Del Consiglio Dei Ministri ha annunciato la decisione di riaprire le palestre dal 25 maggio.

Coronavirus, le parole di Conte: "Dal 25 maggio riaprono le palestre, dal 15 giugno cinema e teatri"

Sabato 16 maggio c’è stata la conferenza stampa del Presidente Del Consiglio Dei Ministri Giuseppe Conte, il quale ha voluto annunciare i cambiamenti che ci saranno a partire dal 18 maggio, con l’apertura di barbieri, parrucchieri e centri estetici. Ma ha parlato anche delle palestre, dei cinema e dei teatri che dovranno attendere ancora qualche settimana prima di ripartire.

Il premier ha sottolineato di tenere la mascherina: “Raccontiamo di portarla sempre, metterla sempre al chiuso ma anche all’aperto se non c’è possibilità di rispettare le distanze”. Ha ricordato le modifiche apportate per la prossima settimana, precisando: “Dal 18 maggio non ci saranno le autocertificazioni, ma resterà il divieto di assembramenti e distanza di un metro”.

Le parole del premier Conte che difende l’operato del commissario Arcuri e parla della regione più colpita

Giuseppe Conte ha continuato facendo notare la necessità di provare a ripartire: “Il rischio che la curva possa risalire, dobbiamo accettarlo altrimenti non potremo mai ripartire, dovremmo aspettare la scoperta e la distribuzione del vaccino ma non ce lo possiamo permettere”. Inoltre ha annunciato la riapertura di altre attività nella settimana successiva a quella del 18 maggio: “Dal 25 maggio riapriamo le palestre, le piscine e i centri sportivi e dal 15 giugno cinema e teatri, e per i bambini ci sarà un ventaglio di offerte varie a carattere ludico-ricreativo.

Ha posto l’accento sulla coesione con regioni e sindaci in merito all’intervento nella modifica delle norme: “Occorre cautela ovunque, in particolare in Lombardia che si trova in zona di rischio medio”.

Il premier ha avuto anche modo di difendere l’operato del commissario Arcuri: “Ha avuto un impegno faticoso, i numeri che ha fatto sono trasparenti”. Infine sulla regione più colpita dall’emergenza sanitaria, ha affermato: “La Lombardia affronta la prova più difficile, i lombardi siano attenti e responsabili, ma può ripartire”.

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