Coronavirus, le parole del ministro Azzolina: "A settembre si torna in classe"

Nella giornata di lunedì 25 maggio è arrivata la conferma da parte del ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, che ha confermato il ritorno a scuola nel mese di settembre.

Coronavirus, le parole del ministro Azzolina: "A settembre si torna in classe"

Arrivano buone notizie per il ritorno a scuola degli alunni, che hanno sentito la mancanza della campanella, adeguandosi alla nuova modalità scolastica. Nella giornata di lunedì 25 maggio il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha annunciato che ci sono tutti i presupposti per il ritorno in classe, sebbene si stia studiando per l’organizzazione.

Le conferme sono arrivate dallo stesso ministro che, intervenuta ai microfoni di La7, ha espresso queste parole: “A settembre si torna in classe, si torna a sentire la campanella, si torna tra i banchi, come è giusto che sia, come vogliono il ministro e le famiglie”. Un annuncio atteso dai milioni di alunni e dalle famiglie: Lucia Azzolina ha sottolineato l’importanza del parere del Centro Territoriale di Supporto.

Le parole del membro del comitato di esperti per la riapertura delle scuole

In merito al modo in cui riaprire la scuola a settembre, il ministro ha fatto notare la necessità di collaborazione: “Il Cts risponderà ad una serie di domande che abbiamo posto; da quelle risposte lavoreremo per il rientro da settembre, lo stiamo già facendo”.

Allo stesso tempo, Lucia Azzolina ha continuato dicendo che la responsabilità sarà sua, ma è importante ricevere i consigli di tutti per poi giungere alla decisione finale. Sono arrivate anche le parole della dirigente scolastica Amanda Ferrario facente parte del comitato di esperti chiamato a intervenire in merito alla riapertura delle scuole.

La preside, nel corso dell’intervista a Radio1, ha ribadito quanto sia importante tornare alla normalità, con l’intento di ritrovare la socialità perduta, soprattutto facendo riferimento alle scuole dell’infanzia, elementare e media. La domanda che ci si pone riguarda il modo in cui si tornerà in classe, ma Ferrario ha risposto richiamando le competenze del comitato tecnico-scientifico. Queste le parole: “La parte sanitaria non compete al nostro comitato ma a quello tecnico-scientifico”.

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