Coronavirus, Conte annuncia: “Lo stato di emergenza sarà prolungato”

Il premier da Venezia annuncia alla stampa la possibilità che lo stato di emergenza venga prolungato dopo il 31 luglio. Si va verso lo smart working fino a fine anno

Coronavirus, Conte annuncia: “Lo stato di emergenza sarà prolungato”

Lo stato di emergenza ragionevolmente sarà prorogato dopo il 31 luglio. È questo quanto emerge dalla risposta del premier Giuseppe Conte ai giornalisti, che chiedevano cosa succederà a fine mese.

Intervenuto a Venezia, per il test di sollevamento delle paratoie del Mose, con le 78 dighe mobili, che per la prima volta sono entrate in funzione tutte insieme, separando la città lagunare dal mare, il Presidente del Consiglio ha tenuto una breve conferenza stampa, nel quale è stato affrontato anche il tema dell’emergenza sanitaria in atto, per la diffusione del Covid-19.

Come noto, il prossimo 31 luglio, termina il periodo di sei mesi dello stato di emergenza, proclamato dal Governo lo scorso 31 gennaio, poco prima che il coronavirus colpisse l’Italia, e dopo che dalla Cina arrivarono le segnalazioni di casi di polmoniti di natura ignota nella città di Wuhan.

Con lo stato di emergenza, che viene adottato quando un pericolo imminente minaccia uno Stato, il Governo ha la libertà di interventi speciali con ordinanze in deroga alle disposizioni di legge. Si conclude con un’ordinanza di chiusura, ma può anche essere prorogato in caso di riconosciuta necessità.

Alla domanda di un giornalista, se lo stato di emergenza in scadenza a fine mese, potesse essere prorogato, il premier Conte ha risposto in maniera positiva, precisando che si tratta di una decisione che non è stata ancora presa dal Consiglio dei Ministri, ma ragionevolmente sarà la linea da seguire.

Il Primo Ministro ha spiegato che lo stato di emergenza non vuol dire che non si tiene sotto controllo il virus, ma chiarisce che, l’eventuale proroga, metterebbe nelle condizioni il Governo, di adottare le misure necessarie in caso di necessità (per esempio l’istituzione di zone rosse o l’acquisto di presidi sanitari).

Pertanto una proroga dello stato di emergenza non deve sorprendere, poiché si tratta di una misura che consentirebbe un continuo monitoraggio dell’evolversi della situazione sanitaria, con la possibilità di un rapido intervento, magari per circoscrivere alcune zone focolaio, con la chiusura anche di attività produttive e commerciali.

Con il prolungamento dello stato di emergenza, i dipendenti pubblici e privati, potrebbero continuare a lavorare da casa, e allungare i tempi di rientro in ufficio.

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