Si avvertono le prime tensioni all’interno del governo Conte e si parla di uno scontro tra il premier e il leader di Italia Viva Matteo Renzi. Giuseppe Conte deve confrontarsi con un nuovo Matteo, che non si chiama Salvini, ma Renzi, e il presidente del consiglio dei ministri vuole evitare che si creino dei contrasti come già avvenuto nel governo gialloverde.
Sono state chiare le parole di Conte che ha voluto rispondere all’ex segretario del Partito Democratico: “Mistificare la realtà è scorretto“. Si sono creati vari fronti, in quanto da un lato c’è il PD che si è detto favorevole all’aumento selettivo dell’Iva, a cui si contrappongono Italia Viva e i grillini.
Il Movimento Cinque Stelle e il partito di Renzi non ne vogliono sapere di un aumento dell’Iva, e a fronteggiare questa situazione ci sono il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e il premier Conte. L’intento era di permettere l’aumento dell’Iva per avere maggiori risorse per quanto concerne il taglio del cuneo fiscale. Un esempio si ritrova nel ticket che si pagherà in base al reddito del nucleo familiare e Conte ha fatto intendere che c’è la necessità di un aumento dell’Iva di un punto e mezzo per quanto concerne l’uso del contante. Si tratterebbe di una piccola modifica, se si considera che il gettito rimarrebbe invariato.
Le parole di Luigi Di Maio
Giuseppe Conte ha sottolineato quanto sia importante far capire cosa si intenda per aumento dell’Iva: in caso contrario, come da lui stesso detto, sarebbe un’operazione comunicativa mistificatrice della verità. Matteo Renzi ha affermato che è di buon senso la convergenza con il M5S, ma sono arrivate le dichiarazioni di Dario Franceschini che sono state determinanti per chiarire la situazione. Il premier è convinto che si stia andando oltre un semplice confronto e, per questo motivo, vuole evitare che si giunga a uno scontro sui social e sui giornali.
Luigi Di Maio è stato recentemente ospite della trasmissione Agorà, dove ha voluto elogiare l’operato di Dario Franceschini, sottolineando le sue grandi capacità. La situazione è differente rispetto a quando c’era Matteo Salvini, in quanto Conte può affrontare a viso aperto i renziani e le altre correnti che possano creare delle difficoltà.
Nel frattempo, il segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, ha chiesto agli esponenti del PD di creare minori polemiche ma, al tempo stesso, ha chiesto a Liberi e Uguali un vertice per parlare del voto sul taglio dei parlamentari che ci sarà martedì prossimo. Il presidente della regione Lazio vuole porre l’attenzione anche sui paletti per quanto concerne il ritorno al proporzionale.